La storia di Este Grazie

La parrocchia di Este Grazie è la discendente di quella di San Martino, che nel 1034 il vescovo di Padova Burcardo donò al convento benedettino femminile di Santo Stefano in Padova. Retta a lungo dai Domenicani, dal 1729 ospita l'icona della Madonna donata nel 1468 dal doge Cristoforo Moro.

La storia di Este Grazie

La parrocchia di Este Grazie è la discendente di quella di San Martino, che nel 1034 il vescovo di Padova Burcardo donò, con chiesa, annesso monastero e relativi beni e decime, al convento benedettino femminile di Santo Stefano in Padova.
Un secolo e mezzo dopo (ma la data è incerta) il monastero di San Martino venne chiuso, mentre la chiesa venne retta da un sacerdote “ad tempus” nominato dalla abbadessa di Santo Stefano. L’elenco vaticano delle decime del 1297 la descrive come una chiesa curata e solo molti secoli dopo, nel 1770, il suo rettore divenne parroco inamovibile. Era il 19 giugno e quel primo parroco a tutti gli effetti, don Antonio Rizzi, l’anno seguente ottenne, prima da Venezia poi dal vescovo di Padova, di traslare la sede parrocchiale dalla chiesa di San Martino alla maestosa basilica delle Grazie da dove appena l’anno prima erano stati allontani i Domenicani.

Erano stati proprio i religiosi a iniziare nel 1469 la costruzione della chiesa seguendo le volontà testamentarie di Taddeo d’Este per custodirvi l’immagine prodigiosa della Vergine che avevano ricevuto in dono nel 1468 dal doge Cristoforo Moro.
Vent’anni dopo, nel 1489, l’edificio era terminato, come testimonia il vescovo Barozzi in visita pastorale.
Nel 1700 i frati decisero di ricostruirlo a navata unica, ma fecero appena in tempo a vederlo ultimato prima del loro allontanamento per decreto della Serenissima.

Trasferitavi l’antica parrocchia di San Martino, nel 1729 nell’altar maggiore dello splendido tempio venne collocata l’icona della Madonna delle Grazie.
La consacrazione della nuova sede parrocchiale avvenne nel 1776. Nel 1827 fu eretto il campanile e nel 1889 la grande cupola sull’altare maggiore che illumina l’intero santuario.

L’incoronazione dell’immagine miracolosa è relativamente recente, risale al maggio 1927.
Dieci anni dopo seguirono vari interventi di restauro; l’altare maggiore monumentale è stato inserito nel 1950 e nel 1967 è stata inaugurata la sacrestia. Recentemente la basilica è stata oggetto di un nuovo restauro conservativo.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)