La storia di Mellame

La chiesa di Mellame, intitolata a san Martino, viene nominata per la prima volta nelle visite pastorali del 15° secolo. La nascita della parrocchia si fa risalire al 18 gennaio 1718 quando il vescovo cardinale Giorgio II Corner concesse a san Martino il fonte battesimale. 

La storia di Mellame

È una donazione del 1085 a riportare per la prima volta il toponimo nella forma “Mollame”.
Per trovare nominata la chiesa, intitolata a san Martino, bisognerà però attendere le visite pastorali del 15° secolo.
Il vescovo Callisto degli Amedei, suffraganeo del cardinale Francesco Pisani, in visita nel 1535 trovò la chiesa campestre di Mellame sufficientemente grande e ben conservata, con campanile e cimitero ma senza fonte battesimale.
In quell’occasione il visitatore concesse ai fedeli, all’epoca soggetti alla pieve di Arsiè, di avere un sacerdote fisso e il diritto di eleggerlo e mantenerlo a proprie spese (solo nel 1946 i capifamiglia rinunciarono a tal diritto).

La nascita della parrocchia si fa risalire al 18 gennaio 1718 quando il vescovo cardinale Giorgio II Corner concesse a san Martino il fonte battesimale.
L’edificio ormai angusto fu riedificato nell’Ottocento: nel 1822 toccò alla navata, quarant’anni dopo al presbiterio. Ampliata ulteriormente la chiesa nel 1904, una granata nel 1918 colpì il campanile che crollò sul soffitto. Questo venne restaurato e affrescato nel 1921, mentre il campanile fu ricostruito nel 1926.

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