La storia di Rivai

Tovio, la principale contrada di Rivai, compare per la prima volta nel 983, in un atto di donazione di beni e terre al monastero vicentino dei Santi Felice e Fortunato. La comunità è divenuta parrocchia alla fine del Cinquecento, mentre l'attuale chiesa quattrocentesca è stata ingrandita a fine Ottocento.

La storia di Rivai

Tovio, la principale contrada di Rivai, compare nella forma Tuvido per la prima volta nel 983, in un atto di donazione di beni e terre al monastero vicentino dei Santi Felice e Fortunato.
La decima papale del 1297 informa che la sua chiesa, intitolata a san Giovanni, era l’unica soggetta alla pieve di Arsiè. Nei secoli successivi, invece, le visite pastorali indicano la località come Rivalli, Rivali, Rivagi e, per la prima volta nel 1581, Rivai.
Nel 15° secolo la chiesa fu distrutta da una frana e da un’alluvione, quindi prima del 1488 fu ricostruita come la precedente ma più alta.
La relazione della visita pastorale del 1535 annota che il pievano di Arsiè aveva concesso alla comunità un sacerdote stabile mantenuto dai fedeli.

Nel 1587 la comunità invitò la pieve a contribuire al mantenimento del cappellano ma, avendo Arsiè rifiutato, chiese e ottenne di diventare parrocchia indipendente.
La decisione fu poi confermata nel 1594 dal cardinale Alvise Cornaro.
A fine Ottocento la chiesa, restaurata nel 1857 ma troppo piccola per contenere l’accresciuta popolazione, venne ingrandita con l’aggiunta di due navate laterali.

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