La storia di Vigorovea

La prima pietra della chiesa di San Giacomo fu posta nel 1322, in esecuzione del testamento del padovano Iacopo de Zacchis. Il tempio, di forma quadrangolare, con tre altari, fu ricostruito ex novo in stile neoclassico, con l’ingresso principale rivolto alla provinciale Padova-Piove di Sacco, tra il 1804 e il 1817.

La storia di Vigorovea

Nel 1179 compare per la prima volta un bosco Vici de Roveta, “villaggio della rovere”, ad ovest di Piove di Sacco.
La prima pietra della chiesa di San Giacomo fu posta solo nel 1322, in esecuzione del testamento del padovano Iacopo de Zacchis. Gli abitanti della zona preferivano questa chiesa alla lontana arcipretale di Piove e così il suo rettore finì con l’esercitarvi di fatto prima ancora che di diritto la cura d’anime.

Nel 1489 il vescovo Barozzi giudicò che non si potesse più togliere il battistero alla chiesa.
Il tempio, di forma quadrangolare, con tre altari, fu restaurato negli anni 1507, 1605 e 1779. Fu quindi ricostruito ex novo in stile neoclassico, con l’ingresso principale rivolto alla provinciale Padova-Piove di Sacco, tra il 1804 e il 1817.
La facciata fu costruita nel 1874-75 e la canonica un secolo dopo, quando anche la chiesa fu rinnovata all’interno. La consacrazione avvenne il 2 ottobre 1971.
Si sono eseguiti tra il 2009 e il 2010 i lavori per la riqualificazione dell’ambiente per le attività ricreative (sagra, feste, incontri...) e la sistemazione della copertura dei tetti della chiesa e degli ambienti adiacenti.

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