Chiesa nel mondo

“La vita nuova, iniziata nel Battesimo, è un cammino. E non c’è pensione in questo cammino, si va sempre avanti. Dopo tanti passi nel cammino, forse abbiamo perso di vista la vita santa che scorre dentro di noi: giorno dopo giorno, immersi in un ritmo ripetitivo, presi da mille cose, frastornati da tanti messaggi, cerchiamo ovunque soddisfazioni e novità. Cerchiamo stimoli e sensazioni positive, ma dimentichiamo che c’è già una vita nuova che scorre dentro di noi e che, come brace sotto la cenere, attende di divampare e fare luce a tutto quanto”. 

Negli ultimi 10 anni sono stati 307 i progetti in favore delle donne in più di 40 Paesi per quasi 33 milioni di euro. Dalla formazione al supporto alle donne vittime di violenza, dall’avvio di attività generatrici di reddito alla promozione di un’agricoltura sostenibile, la Chiesa italiana – grazie ai fondi dell’8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica – continua a favorire partecipazione e opportunità

“La vicinanza alle vittime di abuso non è un concetto astratto: è una realtà molto concreta, fatta di ascolto, di interventi, di prevenzione, di aiuto. Siamo chiamati tutti – in particolare le autorità ecclesiastiche – a conoscere direttamente l’impatto degli abusi e a lasciarci scuotere dalla sofferenza delle vittime, ascoltando direttamente la loro voce e praticando quella prossimità che, attraverso scelte concrete, le sollevi, le aiuti e prepari un futuro diverso per tutti”.

Il racconto del portavoce della diocesi cattolica di Odessa su come la gente vive sotto la minaccia continua dei bombardamenti. Prima l’attacco ad un condominio dove sono morte 10 persone, tra cui due bimbi di pochissimi mesi. Poi l’attacco ieri alla delegazione greca in visita in città per incontrare il presidente Zelensky. “La gente ha paura. Lo dico sinceramente, specialmente quelli che hanno bambini”, dice il sacerdote: “Chiediamo che il mondo e l'Europa non si stanchino di noi. Abbiamo bisogno del vostro supporto, spirituale e materiale”

Nelle ultime settimane abbiamo saputo di nuove minacce contro alcuni sacerdoti, da parte di ambienti mafiosi. E c’è chi, anche con intenti lodevoli, ha parlato di “preti antimafia”, “preti di frontiera”. Queste definizioni però non aiutano, lo dico come qualcuno che se le è viste attribuire a sua volta. Non sono d’aiuto perché fanno passare l’idea che l’opposizione al crimine organizzato sia un’opzione facoltativa, e non una necessità ovvia per chi predica il Vangelo.

Il Papa non ha letto la catechesi dell'udienza di oggi, dedicata alla superbia, a causa del perdurare del raffreddore, come ha spiegato lui stesso ai fedeli. Al termine, l'ennesimo appello per la pace in Ucraina, in Terra Santa e nelle altre parti del mondo insanguinate dalla guerra

“Noi dobbiamo annunciare il Vangelo. Nell’annuncio del Vangelo è insita la denuncia del male. Il male se lo chiamiamo in modo generico non impressiona nessuno. Se lo chiamiamo con il nome specifico del male che stiamo combattendo - camorra, prepotenza, mafia, mala politica, corruzione - a quella parola esatta le persone si ribellano perché si sentono chiamate in causa”, ci dice il parroco di Caivano

Si è aperto con un ringraziamento a Papa Francesco l'incontro di presentazione per la Giornata mondiale dei bambini promossa dal Dicastero per la cultura e l'educazione e dal coordinatore della stessa Gmb, padre Enzo Fortunato che si terrà il 25 e 26 maggio. Ed è stato il Papa con la sua lettera pubblicata lo stesso giorno a 'dettare i termini' dell'evento: “Così tutti voi, bambine e bambini, gioia dei vostri genitori e delle vostre famiglie, siete anche gioia dell’umanità e della Chiesa, in cui ciascuno è come un anello di una lunghissima catena, che va dal passato al futuro e che copre tutta la terra”