Chiesa nel mondo

“È insieme, nella fraternità e nella solidarietà, che costruiamo la pace, garantiamo la giustizia, superiamo gli eventi più dolorosi. Le risposte più efficaci alla pandemia sono state, in effetti, quelle che hanno visto gruppi sociali, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni internazionali uniti per rispondere alla sfida, lasciando da parte interessi particolari. Solo la pace che nasce dall’amore fraterno e disinteressato può aiutarci a superare le crisi personali, sociali e mondiali”.

“Siamo fatti per donare. Questa è la nostra missione”. Così ha concluso il suo intervento il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, intervenuto nella mattina del 14 dicembre, a Ravenna all’inaugurazione del nuovo emporio della Caritas. Con i suoi 1.800 metri quadrati di superficie, di cui 950 metri dedicati a depositi e al magazzino, 530 all’area dove le persone della Caritas potranno scegliere i prodotti di cui hanno bisogno e altri 320 per gli uffici e le aree formative, l’emporio è tra i più grandi presenti in Emilia Romagna. Il progetto era nato nel 2015 e si è realizzato grazie a un investimento di 1,3 milioni di euro con fondi della diocesi, derivanti dall’8 per mille, e con un contributo straordinario della Cei per 500mila euro. Per la diocesi di Ravenna-Cervia si è trattato di una festa cui sono intervenute centinaia di persone, tra volontari, sostenitori e amici della locale Caritas

Mentre le gioie apparenti date dalle gratificazioni immediate della mentalità carnale si dissolvono in fretta, perché non ci sono date per risolvere ma per ingannarci e confermarci nella paura e nella dipendenza, solo quelle che vengono da Dio permangono, perché in ogni evento di grazia e di consolazione l’uomo interiore fa un irrevocabile passo avanti, nella traiettoria pasquale verso la pienezza. Ecco perché una consolazione autentica, una volta sperimentata, non solo dura nel tempo, ma anche dopo molto tempo basta una memoria grata per risvegliarla, perché è un dono di Dio, che non se lo riprende, e lo lascia all’uomo come lume di speranza per indicargli il cammino che porta a Lui

Perla, Angela, Mariano, Federica, El Mehdi, Housmane: sono i primi sei giovani selezionati da Caritas italiana per partecipare al progetto "Mi sta a cuore". Dal 15 ottobre 2022 al 15 ottobre 2023 stanno vivendo una intensa esperienza di comunità, donando un anno di vita al volontariato nei servizi Caritas con i poveri, gli immigrati, gli anziani soli, le famiglie e i bambini in difficoltà

“Dobbiamo fare tutto il possibile per arrivare ad una pace giusta e bisogna fare di tutto anche per lavorare ad una riconciliazione perché, senza riconciliazione, la pace non è possibile”. La pace in Ucraina è stata al centro dell’udienza che la Presidenza della Comece ha avuto ieri con Papa Francesco in Vaticano. “Si vede che è una guerra che fa male al Papa”, confida al Sir il card. Hollerich. “Dobbiamo sempre avere speranza e fare di tutto perché l’impossibile diventi possibile”, aggiunge

“Non bisogna fare di ogni erba un fascio, delegittimare approssimativamente e con superficialità tutti. Il qualunquismo non porta da nessuna parte e non serve. Siano invece rinforzati il credito e la stima verso coloro che lavorano bene perché lo facciano sempre meglio. Che sia quindi un’occasione per crescere e non un’occasione per delegittimare le istituzioni e il cammino comune di cui abbiamo bisogno. Non si può andare avanti nella nostra Europa senza Unione europea. Servirsi di questo episodio per delegittimare l’Ue è disonesto. È una strumentalizzazione”.

“Dobbiamo sperare contro ogni speranza, anche se per ora non vedo spiragli positivi”. Lo ha detto il card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti sulla guerra in Ucraina, a margine della presentazione al Senato del libro “Giorgio La Pira: i capitoli di una vita”, di Giovanni Pinoso e Claudio Turrini.

Nel suo ultimo libro, mons. Sapienza festeggia i suoi 70 anni con uno sguardo lungo sulla meraviglia della vita, anche nel tempo della vecchiaia. Con una costante: la gratitudine che nasce dalla fiducia nella bontà di Dio

Con Benjamin Netanyahu, premier designato, impegnato a definire in queste ore il nuovo Governo di Israele, l’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) ha diffuso oggi una dichiarazione nella quale si esprime “preoccupazione sulla vita politica e sociale delle nostre comunità” per l'aumento della violenza e dell'odio tra israeliani e palestinesi