Chiesa nel mondo

“Ecco che cosa ci domanda il Signore: non di sognare irenicamente un mondo animato dalla fraternità, ma di impegnarci a partire da noi stessi, cominciando a vivere concretamente e coraggiosamente la fraternità universale, perseverando nel bene anche quando riceviamo il male, spezzando la spirale della vendetta, disarmando la violenza, smilitarizzando il cuore”. 

Nel suo primo discorso in Bahrein, il Papa chiede pace e rispetto per i diritti umani essenziali, a cominciare dalla libertà religiosa e dal diritto al lavoro. No a "populismi, estremismi e imperialismi che mettono a repentaglio la sicurezza di tutti", sì a dialogo e convivenza pacifica. Cop 27 sia "un passo in avanti"

Il 4 novembre, l'Italia celebra la festa delle Forze armate e dell’Unità nazionale. Per l'occasione il Sir ha raccolto la testimonianza di don Marco Minin, cappellano militare del Contingente italiano in Libano (Unifil). I militari italiani sono "uomini e donne che hanno deciso le proprie azioni basandosi sull'ispirazione e la fedeltà all'ideale, hanno scelto di combattere la ‘buona battaglia’: hanno saputo vincere e hanno saputo perdere, senza mai trattare con indifferenza la sconfitta"

Un viaggio nella “terra in cui si incontrano due mari”, all’insegna del dialogo e della fraternità. E in continuazione con l’impegno preso nel Documento sulla Fratellanza Umana di Abu Dhabi. Così, Nader Akkad, imam della Grande Moschea di Roma, presenta il “significato” del viaggio apostolico di Papa Francesco nel Regno del Bahrein dove parteciperà alla chiusura del "Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence"

“Mentre la maggior parte della popolazione mondiale si trova unita dalle stesse difficoltà, afflitta da gravi crisi alimentari, ecologiche e pandemiche, nonché da un’ingiustizia planetaria sempre più scandalosa, pochi potenti si concentrano in una lotta risoluta per interessi di parte, riesumando linguaggi obsoleti, ridisegnando zone d’influenza e blocchi contrapposti. Sembra così di assistere a uno scenario drammaticamente infantile”.

“Uccidere un uomo significa uccidere un mondo intero”. E allora quanti “mondi dobbiamo vedere uccisi per fermarci?” “Quante volte devono volare le palle di cannone prima che siano bandite per sempre?”. “Quante orecchie deve avere un uomo prima che possa sentire la gente piangere?”. “Quante morti ci vorranno finché non lo saprà che troppe persone sono morte?”. “Quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare?”. 

“Stiamo aspettando Papa Francesco con gioia e con enorme soddisfazione. Sappiamo di non essere dimenticati”. Così mons. Paul Hinder, vicario apostolico dell'Arabia del Nord (Bahrein, Kuwait, Qatar e Arabia Saudita) descrive al Sir l'attesa dei cristiani e dei cattolici locali per il viaggio di Papa Francesco in Bahrein, dal 3 al 6 novembre. Nel piccolo Regno vive la più antica comunità cristiana della penisola arabica

“Avevamo problemi con il mutuo e siamo stati accolti” racconta una coppia. Sono stati 75 nel 2022, per due milioni e mezzo di euro, gli interventi messi a segno dalla Fondazione antiusura Sant’Ignazio de Laconi, braccio della Caritas diocesana di Cagliari, grazie a don Marco Lai e ai suoi collaboratori.

Si è svolto a Frascati, nel lungo week end festivo tra il 29 ottobre e Ognissanti, il convegno nazionale del Movimento eucaristico giovanile (Meg): sezione giovanile della rete mondiale di preghiera del Sommo Pontefice (già apostolato della preghiera). Erano 570 i partecipanti, dalle scuole medie all’università, provenienti anche dalle comunità Meg dell’Albania, di Malta e di Bruxelles, che si sono ritrovati da tutta Italia presso il “Centro Papa Giovanni XXIII” della cittadina dei Castelli Romani. Il tema del convegno era “Alza gli occhi e guarda lontano”: i lavori hanno ufficialmente dato il via all’anno sociale 2022/2023, dedicato alla ”Missione e Speranza”.

Sono rientrati a casa con la consapevolezza di aver vissuto l’inizio di un grande processo di discernimento che li vedrà impegnati a trovare nuove strade attraverso le quali i giovani possano incontrare il Signore Risorto nell’ordinario delle proprie esistenze. Lo scorso fine settimana i duemila responsabili parrocchiali e diocesani del settore giovani dell’Azione cattolica italiana hanno preso parte a Roma a tre intense giornate di preghiera, formazione e fraternità.