Chiesa nel mondo

L’artista che vive e lavora a New York, conosciuto a livello internazionale, è l’autore dell’opera che decora la cappella del Foyer cattolico di Bruxelles. “È proprio lo Spirito a rendere dinamica, viva, efficace e attuale, la Parola. Da quest’intuizione - spiega al Sir - è derivato tutto il lavoro, anche grazie alle splendide parole, appunto, del teologo don Giuliano Zanchi”

Nel cuore del quartiere europeo, non lontano dal Parlamento Ue, sorge l’ampia struttura – ora completamente rinnovata – che offre spazi a catechesi, celebrazioni liturgiche, incontri culturali. Per accompagnare ragazzi, giovani e adulti nel cammino di fede e “dare un’anima” alla costruzione comunitaria. Ne parliamo con il sacerdote bergamasco che ne è responsabile. Inaugurazione il prossimo 11 novembre

Chiaretto Yan, focolarino cinese e visiting professor al Seminario nazionale di Pechino, commenta al Sir la decisione della Santa Sede e della Repubblica Popolare Cinese di prorogare per un altro biennio la validità dell’Accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi: “Nella cultura cinese la pazienza è molto apprezzata come una virtù. Ci sono due idiomi cinesi che dicono: ‘Troppa fretta non porta al risultato desiderato. Quando le condizioni sono giuste, il successo seguirà naturalmente’. Ora quattro anni dopo la firma dell'accordo, sono stati riportati incontri regolari tra le delegazioni di entrambe le parti. In Cina si apprezza l'amicizia, e con il tempo si può immaginare che crescerà la fiducia reciproca”

“Illustrissimo signor presidente, a nome mio e della Conferenza episcopale italiana, le esprimo le più sincere congratulazioni per l’incarico che è chiamata a ricoprire. Con lei si apre anche una pagina storica per il nostro Paese: il nuovo Governo è il primo guidato da una donna nel ruolo di presidente del Consiglio”. 

Centinaia di persone sono state ospitate in più di un quarto di secolo nella Casa di accoglienza Santo Stefano, fondata e diretta da don Roberto Sciolla grazie all’aiuto di decine di volontari, operatori del Servizio civile e obiettori di coscienza e grazie ai fondi dell'8xmille alla Chiesa cattolica.

“Mai più la guerra, avventura senza ritorno, spirale di lutti e di violenza”. La preghiera per la pace di Giovanni Paolo II è stata letta ieri sera, in lingua ucraina, polacca e italiano, nella chiesa inferiore del Santuario a lui dedicato a Cracovia, illuminata solo dalla luce delle candele. In ginocchio, i 150 delegati nazionali provenienti da 30 Paesi europei, riuniti a Cracovia per il Simposio del Ccee, hanno implorato il dono della pace in Ucraina e si sono rivolti ai “cuori dei responsabili delle sorti dei popoli” affinché fermino “la logica della ritorsione e della vendetta” e si aprano a “soluzioni nuove, gesti generosi ed onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa più fecondi delle affrettate scadenze della guerra”.

“I giovani sono l’antenna del futuro e se perdiamo l’ascolto dei giovani non sapremo come orientarci verso un futuro che pure è alle porte”. A parlare è il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como e responsabile della sezione Vocazione del Ccee. E’ a Cracovia per il Simposio europeo organizzato dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee) e dall’Arcidiocesi di Cracovia in preparazione alla Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona nel 2023. In un’intervista al Sir rilasciata a margine dei lavori, il cardinale parla della condizione in cui si trovano i giovani oggi. “Sono i veri poveri”, dice e aggiunge: “Si aspettano di essere aiutati da persone che si appassionano a loro, ai loro problemi, alle loro difficoltà, alle loro ansie ma anche alle loro istanze e ai loro sogni. Hanno bisogno di essere ascoltati, accolti, compresi e perdonati. Hanno bisogno di qualcuno che insegni loro a vivere e a sperare”.

Nel cuore di Cracovia, dal santuario San Giovanni Paolo II, il Papa dei giovani e del dialogo, sale di nuovo un appello di pace “ai capi delle nazioni e della comunità internazionale affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per porre fine all’attuale guerra che sta distruggendo vite e causando sofferenze indicibili”.

Con un pensiero alla martoriata terra ucraina, si è aperto questo pomeriggio a Cracovia nel Santuario San Giovanni Paolo II, il Simposio europeo dal titolo “Alzati! Cristo ti chiama”, organizzato dalla Commissione Giovani e dalla Sezione Catechesi del Ccee e dall’Arcidiocesi di Cracovia. 150 delegati nazionali dei cinque settori pastorali Giovani, Scuola, Università, Vocazioni e Catechesi provenienti da circa 30 paesi d’Europa, si sono dati appuntamento qui per una tre giorni di incontro, confronto sulle sfide del continente europeo, momenti di preghiera e di festa in un percorso che sta portando i giovani di tutto il mondo verso la Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona nel 2023