Chiesa nel mondo

Per non far morire questi territori serve un impegno di "tutti insieme, pastori, comunità cristiana, società civile, politica". Intanto i presuli assicurano: "Noi c’impegniamo a restare: la Chiesa non vuole abbandonare questi territori, senza per questo irrigidirsi in forme, stili e abitudini che finirebbero per sclerotizzarla. In tal senso c’impegniamo ad aiutare i nostri giovani che vogliono restare, cercando di offrire loro solidarietà concreta, e c’impegniamo ad accompagnare quelli che vogliono andare, con la speranza di vederli un giorno tornare arricchiti di competenze ed esperienze nuove"

Papa Francesco ha iniziato oggi in Aula Paolo VI un nuovo ciclo di catechesi sul discernimento, "indispensabile per vivere", perché "Dio ci vuole figli liberi". Nei saluti, un nuovo appello a pregare per il popolo ucraino e ad accogliere il grido della terra, minacciata dai nostri abusi, in occasione della Cop27 e della Cop15. Pace per il popolo iracheno e aiuti per la ricostruzione dopo il sisma di 6 anni fa a Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto: "La vita possa rinascere in questi territori"

No alla "mondanità spirituale", sì alla capacità di stupirsi tornando ognuno alla propria Galilea. È l'indicazione del Papa, durante la Messa presieduta nella basilica di San Pietro davanti a circa 4.500 persone, tra cui i nuovi Cardinali creati sabato scorso e ai circa 200 che hanno partecipato alla "due giorni" di riflessione sulla Praedicate Evangelium

“Il nostro convenire a Benevento acquista ormai il sapore di una piccola, piacevole tradizione e mira a formulare, per quanto possibile, criteri di discernimento in vista dell’elaborazione di una pastorale per le cosiddette Aree interne del Paese, che marginali non sono e neppure vogliono rassegnarsi ad esser considerate tali”. 

Si sono svolte ad Assisi le Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria. Testimonianze da diversi Paesi e una riflessione corale sulla Chiesa oggi e sull’impegno alla evangelizzazione e promozione umana

“La prima cosa che ho imparato in base all’esperienza – e ci ho messo un po’, però, a impararla – è che comunicazione per una persona che vive nella fede e nella Chiesa è una partecipazione alla missione di evangelizzare, di comunicare che è proprio tra le prospettive in cui si può vedere l’intera realtà del mondo, della storia, del rapporto con Dio e fra gli uomini”. 

Papa Francesco ha presieduto il rito dell’apertura della Porta Santa, dando inizio così alla 728ª Perdonanza Celestiniana, l’indulgenza plenaria che Papa Celestino V ha concesso a quanti pentiti e confessati si recano nel luogo di culto dai vespri del 28 agosto a quelli del giorno dopo. 

Papa Francesco è stato il primo Papa della storia ad aprire la Porta Santa della basilica di Santa Maria in Collemaggio, dando inizio alla Perdonanza Celestiniana. In piazza Duomo, l'incontro con i familiari delle vittime del sisma del 2009 e l'omaggio alla resilienza degli aquilani. Celestino V, "uomo del sì", ci insegna la grandezza dell'umiltà e la bellezza della misericordia

"La grande diplomazia e la piccola pastorale sono nel cuore del cardinale". Nel suo ottavo Concistoro per la creazione di 20 nuovi cardinali, di cui 16 elettori e 4 non elettori, Francesco ha portato come esempio il cardinale Casaroli e ha esortato a scongiurare una nuova guerra fredda. Ad oggi, il Collegio cardinalizio risulta composto da 227 porporati, di cui 132 elettori e 95 non elettori, incluso il cardinale Angelo Becciu, presente al rito