Il prefetto apostolico in Mongolia sarà creato cardinale domani da Papa Francesco. Al Sir racconta l'importanza di questo passo nella sua vita e nel suo servizio, ma anche per la comunità di cui è pastore: "Aumenta la responsabilità e anche la preghiera"
Chiesa nel mondo
È il quarto cardinale latinoamericano del Concistoro previsto per domani, 27 agosto. Mons. Jorge Enrique Jiménez Carvajal, colombiano, arcivescovo emerito di Cartagena, ha compiuto ottant’anni da qualche mese e non ha quindi diritto a entrare in un futuro conclave, ma il suo è un curriculum molto significativo, essendo stato, tra l’altro, prima segretario generale (1995-1999) e poi presidente (1999-2003) del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam).
“Sono molto dispiaciuto della notizia che questo incontro non potrà avvenire. Difficile per me dire cosa ha fatto ritenere il Patriarca non opportuno andare a Nus Sultan. Non penso però che sia la fine di un canale di dialogo. Anzi, direi che ci sono tutti i segni per poter continuare e intensificare il dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa”.
In un tripudio di coccarde bianche e gialle, i colori pontifici, è stato inaugurato l'Oratorio intitolato a Papa Francesco della parrocchia di San Pio X, nel quartiere popolare di Serra Perdosa alla periferia di Iglesias, capoluogo del Sulcis Iglesiente
Educazione delle giovani generazioni e impegno sui territori. È questa la doppia vocazione degli Scout Agesci che si fa concretezza nelle attività compiute nelle comunità parrocchiali, negli oratori, nelle piazze. Uno stile che è testimonianza anche contro le forme di criminalità organizzata, soprattutto in quei territori e verso quei giovani che sono a rischio
"La Perdonanza è un farmaco spirituale, culturale, sociale e relazionale". Così il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, spiega il senso della 728ª “Perdonanza”, che quest’anno vedrà la presenza, il 28 agosto, di Papa Francesco nel capoluogo abruzzese. Alla vigilia dell'atteso evento il Sir ha incontrato il porporato e parlato proprio del perdono
In occasione dell'udienza generale di mercoledì 24 agosto, il Pontefice ha incontrato un gruppo di minori provenienti dal Paese invaso dai russi. Le parole del direttore di Caritas italiana, del vescovo di Massa Marittima-Piombino e di una maestra che accompagna i piccoli per raccontare al Sir il toccante momento
“Per vedere, bisogna venire di persona”. È il monito di mons. Domenico Pompili, lanciato questa mattina da Amatrice, durante la messa (diretta su RaiUno) celebrata nel sesto anniversario del sisma del 24 agosto 2016.
“Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia”. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale odierna in Aula Paolo VI, rivolgendo una preghiera per la pace in Ucraina: “Rinnovo il mio invito ad implorare al Signore la pace per l’amato popolo ucraino che da sei mesi, oggi, patisce l’orrore della guerra”.
Nella catechesi conclusiva del ciclo dedicato alla vecchiaia, il Papa ha chiesto ai suoi coetanei di essere luce per tutti e ha assicurato che dopo la paura, comprensibile, della morte c’è la festa del Regno di Dio. Al termine dell’udienza Francesco ha lanciato un accorato appello per porre fine alla guerra in Ucraina e scongiurare il disastro nucleare a Zaporizhzhia
"Ordo virginum, profezia di sinodalità. 'Far fiorire speranze, fasciare ferite, intrecciare relazioni, imparare l’uno dall’altro'”: è stato questo il titolo dell’annuale incontro nazionale dell’Ordo virginum (Ov) che si è svolto a Roma, dal 18 al 21 agosto, per iniziativa del Gruppo per il collegamento nazionale. All’evento erano presenti duecento tra consacrate, donne in formazione, vescovi e delegati. Sul tema e sul cammino dell’Ordo virginum pubblichiamo una nota di Giuseppina Avolio, che ha da poco concluso la sua esperienza all’interno del Gruppo per il collegamento nazionale
Il 15 ottobre 1922 nasceva Luigi Giussani, sacerdote, educatore e fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. A 100 anni della sua nascita il Meeting di Rimini – dove il “Gius” ha parlato nel 1983 e 1985 – lo ricorda con una serie di eventi, tra i quali una mostra virtuale, nei quali emergono le sue intuizioni e riflessioni in ambito teologico, filosofico e pedagogico.
È il primo cardinale nella storia del Paraguay. Mons. Adalberto Martínez Flores, settantunenne originario di Asunción, da qualche mese è arcivescovo della capitale, oltre che presidente della Conferenza episcopale (al secondo mandato). Il Sir lo ha intervistato, in vista del Concistoro del 27 agosto
“Non dobbiamo abituarci in tanti modi all’orrore della guerra, della disumanità, a guardare gli altri come se non ci interessassero. Non possiamo accettare che la guerra possa rappresentare una soluzione. Il male ci divide dagli altri”.
Quella del cristiano, afferma ancora Francesco, è una vita “a misura di Cristo, fondata e modellata su di lui”, sul suo Vangelo.