Chiesa nel mondo

Si è svolta a Salerno la 72ª edizione dell’appuntamento promosso dal Cal. L’anno prossimo sarà a Chiavari. “Lo spirito più autentico dei ministeri che non è quello di appropriazione di un diritto, di un privilegio, non è un salire su un piedistallo, ma invece è uno scendere sempre di più per incarnare la presenza del Signore che sta in mezzo a noi per servirci”, ci dice il presidente del Centro di azione liturgica

“Tu non immagini quanto puoi essere un modello, un punto di riferimento per tanti giovani della tua età. E puoi davvero essere orgoglioso di quello che fai. Non vergognarti di servire l’Altare, anche se sei solo, anche se stai crescendo”. Lo ha detto Papa Francesco stamani ai partecipanti al pellegrinaggio nazionale di ministranti della Chiesa di Francia, ricevuti in udienza, nell’Aula Paolo VI. 

Molti, anche in Italia, lo ricordano energico e attento coordinatore della Giornata mondiale della gioventù di Rio de Janeiro, nel 2013. Da quel momento, quando era vescovo ausiliare di Rio de Janeiro, dom Paulo Cezar Costa, è diventato prima, nel 2016, vescovo di São Carlos, e poi, nel 2020, arcivescovo di Brasilia, la capitale del grande Paese latinoamericano. Con i suoi 55 anni, dopo il Concistoro del 27 agosto, sarà uno dei cardinali più giovani del Sacro Collegio, ed è il secondo brasiliano tra i nuovi cardinali

È il quarto cardinale latinoamericano del Concistoro previsto per domani, 27 agosto. Mons. Jorge Enrique Jiménez Carvajal, colombiano, arcivescovo emerito di Cartagena, ha compiuto ottant’anni da qualche mese e non ha quindi diritto a entrare in un futuro conclave, ma il suo è un curriculum molto significativo, essendo stato, tra l’altro, prima segretario generale (1995-1999) e poi presidente (1999-2003) del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam).

“Sono molto dispiaciuto della notizia che questo incontro non potrà avvenire. Difficile per me dire cosa ha fatto ritenere il Patriarca non opportuno andare a Nus Sultan. Non penso però che sia la fine di un canale di dialogo. Anzi, direi che ci sono tutti i segni per poter continuare e intensificare il dialogo tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa russa”.

Educazione delle giovani generazioni e impegno sui territori. È questa la doppia vocazione degli Scout Agesci che si fa concretezza nelle attività compiute nelle comunità parrocchiali, negli oratori, nelle piazze. Uno stile che è testimonianza anche contro le forme di criminalità organizzata, soprattutto in quei territori e verso quei giovani che sono a rischio

"La Perdonanza è un farmaco spirituale, culturale, sociale e relazionale". Così il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo de L’Aquila, spiega il senso della 728ª “Perdonanza”, che quest’anno vedrà la presenza, il 28 agosto, di Papa Francesco nel capoluogo abruzzese. Alla vigilia dell'atteso evento il Sir ha incontrato il porporato e parlato proprio del perdono

“Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia”. Così Papa Francesco al termine dell’udienza generale odierna in Aula Paolo VI, rivolgendo una preghiera per la pace in Ucraina: “Rinnovo il mio invito ad implorare al Signore la pace per l’amato popolo ucraino che da sei mesi, oggi, patisce l’orrore della guerra”.

Nella catechesi conclusiva del ciclo dedicato alla vecchiaia, il Papa ha chiesto ai suoi coetanei di essere luce per tutti e ha assicurato che dopo la paura, comprensibile, della morte c’è la festa del Regno di Dio. Al termine dell’udienza Francesco ha lanciato un accorato appello per porre fine alla guerra in Ucraina e scongiurare il disastro nucleare a Zaporizhzhia

"Ordo virginum, profezia di sinodalità. 'Far fiorire speranze, fasciare ferite, intrecciare relazioni, imparare l’uno dall’altro'”: è stato questo il titolo dell’annuale incontro nazionale dell’Ordo virginum (Ov) che si è svolto a Roma, dal 18 al 21 agosto, per iniziativa del Gruppo per il collegamento nazionale. All’evento erano presenti duecento tra consacrate, donne in formazione, vescovi e delegati. Sul tema e sul cammino dell’Ordo virginum pubblichiamo una nota di Giuseppina Avolio, che ha da poco concluso la sua esperienza all’interno del Gruppo per il collegamento nazionale