“Oggi sono qui, in questa terra che, insieme a una memoria antica, custodisce le cicatrici di ferite ancora aperte. Sono qui perché il primo passo di questo pellegrinaggio penitenziale in mezzo a voi è quello di rinnovarvi la richiesta di perdono e di dirvi, di tutto cuore, che sono profondamente addolorato”.
Chiesa nel mondo
Per il 6° anniversario dell’assassino di padre Jacques Hamel, ucciso mentre celebrava la messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray il 26 luglio 2016, la diocesi di Rouen ha reso noto il programma di alcune iniziative.
Il viaggio in Canada, iniziato domenica mattina, si svolge dopo cinque incontri avuti dal Papa con le popolazioni indigene canadesi, tra il 28 marzo e il primo aprile.
Il Papa è arrivato ieri in Canada per il suo 37° viaggio apostolico alle 11.20, le 19.20 ora di Roma. In volo per Edmonton, introdotto dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha salutato i circa 80 giornalisti, di oltre dieci nazionalità diverse, con queste parole: “Grazie di questo servizio e anche di questa compagnia: io la vivo come una compagnia… Grazie per il vostro lavoro. Mi piacerebbe salutarvi come sempre. Credo che ce la faccio a girare, possiamo andare”.
C’è una prima e fondamentale dimensione da riconquistare: ammettere di essere fragili, di aver sbagliato e di aver bisogno di aiuto.
I tre suggerimenti di lettura del mese.
“Portiamo negli occhi e nel cuore il suo sguardo dolce e forte. Ha guardato con gli occhi di Gesù i poveri e ce li ha fatti guardare, conoscere ed amare. La sua vita è un potente messaggio di fratellanza che non ci lascia uguali perché con la fortezza dell’amore ci aiuta ad alzare lo sguardo e a non restare distanti, ma a tendere la mano verso di loro”.
“In questo particolare frangente, segnato da non poche difficoltà e scelte cruciali per la vita del paese, lei continua a offrire un contributo fondamentale e imprescindibile, con gentile autorevolezza ed esemplare dedizione”.
Parlano alla stampa i capi delle First Nations alla vigilia dell’arrivo in Canada di Papa Francesco. Un pellegrinaggio sui luoghi del dolore. Nella terra delle “scuole residenziali”, sostenute purtroppo anche dalla Chiesa cattolica in tutto il Paese per contribuire a quella politica di “assimilazione” che ha provocato vittime e traumi persistenti. Si stima che, a partire dal 1883, circa 150 mila bambini delle Prime Nazioni, Métis e Inuit siano stati obbligati a frequentare queste scuole e che a causa di malattie, fame, freddo, almeno 4 mila hanno trovato la morte
Un “sentito ringraziamento” al presidente Mario Draghi e “a tutto il governo da lui presieduto per lo sforzo di questi mesi così difficili e per il metodo di lavoro che lo ha distinto” perché “comporre visioni discordanti in un unico interesse unitario credo resti metodo indispensabile anche per il futuro”.
"Pentirci e modificare i nostri stili di vita dannosi": è l'appello contenuto nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato (1° settembre) e per il Tempo del Creato (fino al 4 ottobre). Alle nazioni, Francesco chiede di impegnarsi di più in vista delle imminenti Cop21 in Editto e Cop 15 in Canada.
Attiva dal 2015, la struttura ospita un oratorio, un centro sportivo e un doposcuola. Qui i ragazzi, grazie al lavoro di educatori e istruttori, crescono insieme, studiano e praticano sport, in un luogo sicuro e lontano dalle tentazioni della microcriminalità, sempre più diffusa nel cuore della città
È morto, nella notte, il vescovo emerito di Mantova, mons. Egidio Caporello. Dalla tarda mattinata di oggi, 18 luglio, la salma sarà esposta nel santuario delle Grazie per la preghiera di quanti vorranno fargli visita. Sempre nel santuario nei giorni 19 e 20 verranno celebrate due messe di suffragio, presiedute il 19 da mons. Busti e il 20 da mons. Busca. Nella serata di martedì 19 e di mercoledì 20 la recita del Rosario alle 21.
Dopo un grande spavento per un pericolo scampato, dopo una grave malattia, chi non si scioglie in un canto di gioia, che può divenire di lode?
"Per tante persone i ritmi di lavoro sono frenetici, logoranti. - dice il Papa - Il periodo estivo può essere prezioso anche per aprire il Vangelo e leggerlo lentamente".