“Nadia de Munari era in Perù da 25 anni, prima sulle Ande, gli ultimi 6 a Nuevo Chimbote, un deserto in riva al mare. Nadia, originaria di Schio aveva scelto l’Operazione Mato Grosso per dedicare la sua vita agli ultimi, ai giovani, seguendo i valori del vangelo nei modi indicati da padre Ugo De Censi, salesiano, fondatore dell’Omg”.
Chiesa nel mondo
“Padre Stan è stato fonte di ispirazione per molte persone. Lo definisco un contemplativo in azione. Credeva nella chiesa che vive il bene comune e che sta con la gente, incarnata, come la vuole Papa Francesco”.
Una grande iniziativa per lo sviluppo agricolo ed economico della prefettura dell'Ouham Pendé, una delle venti prefetture della Repubblica Centrafricana, nella parte occidentale del Paese, alla frontiera con Ciad e Camerun. La 17° edizione, che si è svolta a fine gennaio (28-30 gennaio), ha permesso un po’ di respiro a un popolo che continua a vivere tra la violenza e i soprusi di una guerriglia ormai endemica che prostra il Paese da anni. Un esempio del fatto che se solo ci fosse un po’ di pace, questo popolo avrebbe la forza e l’intraprendenza per trovare strade di sviluppo. Il Sir ha intervistato padre Aurelio Gazzera, carmelitano scalzo che vive in Centrafrica dal 1992 e che è stato l’ideatore della fiera
Lo scandalo del conflitto russo-ucraino visto dai missionari. “Bisogna ascoltare le voci dei popoli”, dice suor Soave, dal Circolo Polare. “Qui l’emergenza è la mancanza d’acqua”, segnala fra Ettore da Nairobi. Padre Diego e suor Elena dal Sud Sudan: preghiamo per la pace in un Paese che non conosce la pace
“Un gesto della Chiesa universale, che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace”.
Mons. Jazlowechi (Kiev): “Il Papa ha conquistato la stima del popolo ucraino. Adesso, ancora di più”
Raggiunto telefonicamente dal Sir, il vescovo ausiliare di Kiev- Žytomyr, mons. Oleksandr Jazlowechi, parla dell’invito ad andare a Kiev, rivolto ieri dal presidente Zelensky al Papa. “Non penso che sia possibile”, dice. “E’ da un anno che stiamo invitando il Papa e stiamo pregando per questa intenzione. Però non è il caso di invitare adesso il Papa. Non abbiamo tanti Santi Padri, ne abbiamo solo uno. Anche il card. Krajewski non è riuscito ad arrivare qui. Aveva detto che sarebbe arrivato più in là possibile ma si è fermato dopo Leopoli ed è dovuto tornare indietro. Quello a cui noi teniamo di più è la sicurezza di Papa Francesco”
Papa Francesco ha concluso l'udienza di oggi in Aula Paolo VI chiedendo ai presenti di pregare la Madonna per le vittime della guerra, con la quale "tutto si perde". Dedicata all'eredità della vecchiaia, a partire dal Cantico di Mosé, l'udienza di oggi.
Noi, membri del Comitato Congiunto del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa e della Conferenza delle Chiese Europee, riuniti a Bratislava per il nostro incontro annuale, facciamo appello ai capi delle Nazioni e alla comunità internazionale affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per porre fine all' attuale guerra che sta distruggendo vite e causando indicibili sofferenze.
Sesto tutorial WeCa in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Con Marta Petrosillo, direttore della comunicazione di Caritas Internationalis
“Ci ritroviamo insieme mentre alle porte dell’Europa una guerra devastante sta seminando terrore, morte e distruzione”.
Papa Francesco ha promulgato la nuova costituzione apostolica sulla Curia Romana, che sostituisce la "Pastor bonus" di Giovanni Paolo II ed entra in vigore il 5 giugno. Tra le novità più rilevanti, l'istituzione del Dicastero per l'evangelizzazione, presieduto dal Papa, e del Dicastero per il Servizio della Carità. La Segreteria di Stato diventa "Segreteria papale". Anche i laici e le laiche potranno presiedere un Dicastero
L’uomo cerca la felicità, ogni uomo la desidera e più ancora è Dio che desidera la felicità della sua creatura.
Lo sguardo del contadino è lo sguardo del Signore che va oltre il fallimento evidente e concede i tempi supplementari.
Si sono concluse oggi a Bratislava le Giornate sociali cattoliche europee. Delegati delle diverse Conferenze episcopali d’Europa, ma anche esperti di politica, economia e social media, per tre giorni, si sono confrontati sulle sfide della transizione demografica, tecnologica e digitale, ecologica. L’evento si è inevitabilmente confrontato con la guerra in Ucraina. “La nostra carità cristiana – ha detto mons. Grušas, presidente del Ccee - ci dia la forza di parlare con le parole di pace a un'Europa spesso divisa”
“Su di te sia pace!”. Il versetto 8 del Salmo 122 offre il tema al pellegrinaggio notturno al Divino Amore per invocare la pace, promosso dalla diocesi di Roma per sabato prossimo, 19 marzo, festa di san Giuseppe.