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Chiesa nel mondo
Il Papa, il 27 febbraio, incontrerà in privato il presidente della Repubblica italiana, prima della messa conclusiva dell’incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, in programma da domani al 27 febbraio a Firenze.
In occasione del centenario della nascita del Servo di Dio don Luigi Giussani (1922˗2005) e del 40° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione (11 febbraio 1982), vengono celebrate centinaia di Messe in Italia e nel mondo, presiedute da cardinali e vescovi.
Alla vigilia dell’Incontro tra i vescovi e sindaci del Mediterraneo, il card. Betori “fa il punto” con il Sir sulla preparazione e le attese per l’evento, durante il quale Firenze diventerà per cinque giorni – dal 23 al 27 febbraio – la “capitale” del Mediterraneo, con la presenza di Papa Francesco nella giornata conclusiva
La Custodia a Firenze: tra i partecipanti all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, in programma nel capoluogo toscano, dal 23 al 27 febbraio prossimi, ci sarà anche il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton. Con lui saranno rappresentate tutte le comunità francescane sparse in tutte le rive e nel cuore del Mare Nostrum, quelle di Israele, Palestina, Libano, Siria, Egitto, Cipro e Rodi, Grecia, Spagna, Italia
“Caro Francesco… I bambini scrivono al Papa” è il titolo dell’album che in ben 368 pagine raccoglie i disegni, le lettere, i pensieri e le preghiere che gli alunni delle scuole primarie cattoliche e le classi di catechismo della provincia di Firenze desiderano far arrivare al Santo Padre. L’iniziativa, lanciata da Toscana Oggi in collaborazione con Fism, Ufficio scuola, Ufficio catechistico, Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Firenze e Radio Toscana, nasce per dare un caloroso benvenuto al Papa che ritorna nel capoluogo toscano, rendendo contemporaneamente protagonisti proprio i più piccoli, pronti ad accogliere Francesco con i loro abbracci e sorrisi
Proprio nei momenti più difficili il cristiano è chiamato a “non cedere all’istinto e all’odio, ma a andare oltre”.
Colei che più di ogni altro essere umano ha saputo accogliere in sé la Parola di Dio permettendo che divenisse carne, ora è donata ai cristiani perché la sua maternità si riversi su loro per sempre.
Un libro indaga sugli enigmi di una delle opere più celebri di Bernini, a partire dal rapporto tra lo scultore e il gesuita Athanasius Kircher
“Come potete anche solo immaginare, ho il cuore colmo di emozione e all’interno c’è un guazzabuglio di sentimenti. Vi è certamente una profonda e intensa gratitudine al Signore, che mi invita ancora una volta e in maniera sempre più radicale alla sua sequela e al dono di me; e al carissimo Papa Francesco, che mi ha scelto con un atto di grandissima fiducia. Ma confesso anche che in questi giorni ho dovuto combattere con l’ansia, sempre frutto del Nemico quando ci separa da Cristo e dai fratelli e ci fa sentire soli”.
“Siamo in un momento di profonda crisi, anche per quello che sta succedendo in Ucraina: dal punto di vista della provvidenza di Dio diventa ancora più necessaria questa nostra azione di pace”.
Solo immergendosi a lungo, profondamente, nella felicità annunciata da Gesù con la sua stessa esistenza di uomo per gli altri, amante fino alla fine, fino al perdono e alla croce - perciò oltre la morte - si può intendere come Vangelo (e non come utopia) l’appello ad amare gratuitamente. Così ci ama il Misericordioso
Papa Francesco “ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi metropolitana di Torino e come amministratore apostolico della diocesi di Susa, presentata da mons. Cesare Nosiglia” e “ha nominato arcivescovo metropolita di Torino e vescovo di Susa (Italia) il rev.do Roberto Repole, del clero della medesima arcidiocesi metropolitana, finora canonico e docente, unendo in persona Episcopi le due sedi”. Lo rende noto oggi la Sala Stampa vaticana.
“Un invito a una triplice conversione, urgente e importante in questa fase della storia, in particolare per le Chiese che si trovano in Italia: conversione all’ascolto, alla realtà e alla spiritualità”.
“La testimonianza dei martiri in Algeria è che la vita è più forte della morte e che la fraternità vincerà. Non c’è altra scelta. Non c’è altra opzione. Come dice papa Francesco la fraternità è la nuova frontiera dell’umanità. Scoprirsi fratelli e rispettarsi nelle nostre differenze. L’alternativa alla fraternità è la distruzione”. Parla il nuovo arcivescovo di Algeri, Jean-Paul Vesco, alla vigilia dell’Incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo a Firenze. Che in questa intervista al Sir, confida: “Vorremmo poter essere riconosciuti come essere umani, fratelli e sorelle di questo popolo, cittadini di questo Paese"