Papa Francesco compirà un viaggio apostolico nella Repubblica Democratica del Congo dal 2 al 5 luglio, visitando le città di Kinshasa e Goma, e in Sud Sudan dal 5 al 7 luglio, recandosi a Giuba.
Chiesa nel mondo
Papa Francesco: “in questa giornata di preghiera e digiuno per l’Ucraina, imploriamo da Dio la pace”
“In questa giornata di preghiera e di digiuno per l’Ucraina, imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a raggiungere e a costruire”.
Cittadini russi, ucraini e giapponesi sono scesi in piazza a Tokyo ed in altre città del Giappone, uniti, per manifestare la loro protesta contro l’invasione della Russia in Ucraina, per difendere la pace e dire no alla guerra. "I cittadini russi non vogliono la guerra", "Pace in Ucraina" e "Putin è il nemico della Russia" sono alcune delle scritte che campeggiavano il 26 febbraio sui cartelli dei manifestanti al grido di "Stop War and Stop Putin" davanti all’uscita di Shinjuku, una importante stazione del centro di Tokyo
Don Moreno Cattelan e la comunità cattolica ucraina alla prova di un conflitto che aumenta d'intensità ogni giorno che passa.
Papa Francesco ha riempito l'udienza di oggi, Mercoledì delle Ceneri, di riferimenti alla Giornata odierna di preghiera e di digiuno per la pace in Ucraina. "Portiamo nel cuore questo popolo", ha assicurato ancora una volta, invitando a fare altrettanto. Un "grazie" ai polacchi, che per primi hanno aperto i cuori e le porte delle case agli ucraini. La storia di Marek, lo speaker ucraino con i genitori sotto le bombe vicino a Kiev
Intervista a mons. Visvaldas Kulbokas, nunzio apostolico in Ucraina: “Non siamo soltanto un’ambasciata. Io qui rappresento il Papa presso l’Ucraina, ma anche presso il popolo e presso le Chiese in Ucraina. Ho non soltanto il dovere, ma anche la possibilità di stare vicino alla gente. Quindi il mio posto è qui. Certo, se vedessimo che umanamente è impossibile restare, si porrà la questione ma per il momento se si riesce a stare qui, noi non ci muoviamo”. E sulla Giornata di oggi dice: “La preghiera contribuisce alla pace perché distrugge le fondamenta stessa della guerra. Elimina l’arroganza, la mancanza di responsabilità. Genera conversione, ci consegna lo spirito di umiltà. E quando Dio ci vede così, non può rimanere indifferente e non darci in dono la pace”
Quinto tutorial WeCa in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Don Carmine Arice alla luce del Messaggio di papa Francesco per la XXX Giornata Mondiale del Malato
Ogni nazione celebra la Santa Messa in un giorno di Quaresima
La Presidenza della Conferenza episcopale italiana, riunitasi questa mattina a Firenze all’indomani della chiusura dell’Incontro “Mediterraneo frontiera di pace”, ha ricevuto da Caritas Italiana un aggiornamento circa la situazione emergenziale in Ucraina. Ai vescovi sono state portate le testimonianze dei responsabili di Caritas Ucraina (Chiesa greco-cattolica) e Caritas Spes (Chiesa latina).
“Tante volte – ha detto il Papa – ci lamentiamo per le cose che non vanno nella società, nella Chiesa, nel mondo, senza metterci prima in discussione e senza impegnarci a cambiare anzitutto noi stessi”.
“Che il dialogo e la diplomazia vincano sulla guerra!”. È l’appello lanciato da Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, dalla città di Kiev nella quinta giornata della guerra in Ucraina e diffuso a poche ore dai colloqui al confine ucraino-bielorusso tra le delegazioni di Kiev e Mosca.
Si è concluso a Firenze l'incontro dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. "L'auspicio, condiviso dai vescovi e dai sindaci, è che la Carta di Firenze si diffonda il più possibile nelle nostre comunità religiose e cittadine", dice mons. Raspanti tracciando per il Sir un bilancio dei lavori: "La consegneremo innanzitutto al Santo Padre, al quale va la nostra vicinanza e il nostro sostegno, con l'auspicio di una pronta guarigione"
La dimensione famigliare connota la testimonianza degli sposi che con l’amore della loro stessa unione si presentano come testimoni credibili dell’amore di Dio.
“In questi giorni siamo stati sconvolti da qualcosa di tragico: la guerra”. Così il Papa, dopo l’Angelus di oggi, si è riferito al conflitto in atto in Ucraina. “Vedo bandiere ucraine”, ha detto alla fine: “Sia lodato Gesù Cristo”, ha detto in ucraino salutandole.
Si è svolta questa mattina, a Firenze, l'incontro conclusivo del Forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo. Una sessione ricca di testimonianze tra le quali quelle dei sindaci di Atene, Gerusalemme e Istanbul