Chiesa nel mondo

Un progetto di formazione alla pace e al dialogo rivolto ai giovani delle aeree del Mediterraneo. È stata questa l'eredità concreta lasciata dall'incontro di Bari “Mediterraneo, frontiera di pace” del 2020 che vide riuniti, nel capoluogo pugliese, i vescovi di diciannove Paesi affacciati sul Mare Nostrum. Una “Opera segno” realizzata dalla Caritas Italiana in sinergia con Rondine Cittadella della Pace, intitolata "Mediterraneo frontiera di pace, educazione e riconciliazione"

“Le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti. Affido all’intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace. Preghiamo in silenzio”.

“Ascoltare con l’orecchio del cuore”, il recente messaggio di Papa Francesco in occasione della 56ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, aiuta ad orientarsi sia nella frastagliata realtà dei media, sia nella vera e propria esperienza comunicativa che ciascuno di noi continuamente vive e di cui viene proposta una attenta fenomenologia. Comune ai due ambiti, inerenti la macrosfera della comunicazione e la microsfera delle relazioni interpersonali, è la dinamica di esclusione dell’alterità che si realizza tramite l’assenza di ascolto, evidenziata dal Santo Padre richiamando la nozione critica di “duologo”, teorizzata dal filosofo ebreo Abraham Kaplan.

Dio scommette felicità su coloro sui quali la storia mondana non scommette: sguardo creatore si posa sui piccoli, gli affamati, i piangenti, i rifiutati. Perché, nella loro bassa pianura, essi sono aperti alla kenosi del Figlio suo, grazia dall’Alto. Dio fa ripartire il suo Adamo ancora una volta solo da un pugno di polvere. Sapremo gustare questa strana felicità, oggi - nel guado di molteplici crisi -, cogliendola con lo sguardo volto ai poveri e, in trasparenza attraverso di loro, sulle moltitudini che cercano vita?

In via dei Servi, 2 a Siena, in piena Contrada di Valdimontone a poche centinaia di metri da piazza del Campo e dalla piazza con la statua di Sallustio Bandini, diventata prima icona della ricchezza e poi degli imbrogli finanziari, c’è una porta dalla quale si accede ai servizi che le suore di San Vincenzo de Paoli ed i loro oltre 40 volontari, offrono quotidianamente ai poveri della città. 

Ci sarà anche la Striscia di Gaza all’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” che radunerà a Firenze, dal 23 al 27 febbraio, i vescovi delle Chiese che si affacciano sul Mare Nostrum e i sindaci delle principali città mediterranee. Ci sarà con la preghiera dei 134 fedeli cattolici della parrocchia locale della Sacra Famiglia che hanno ricevuto in dono da papa Francesco 134 corone del Rosario. A raccontarlo al Sir sono il parroco, padre Gabriel Romanelli e il giovane seminarista Abdallah Jeldah, una vocazione nata e cresciuta sotto i razzi e le bombe.

“Per noi questa attesa dura da due anni. Eravamo pronti per questo viaggio del Papa a Malta per Pentecoste del 2020. Per noi è una grande gioia anche accogliere il Papa prima di Pasqua, il 2 e 3 aprile, anche perché per Malta, è la visita di un pastore amato molto dalla nostra gente. Spero che sia un invito a continuare quello che il Papa chiama l’incontro con la gioia del Vangelo. E la figura del papa per noi è proprio dell’uomo del Vangelo, dell’uomo della gioia e della buona notizia”. 

Competenza, ma anche misericordia, vicinanza, consolazione. E soprattutto speranza. Sono le parole chiave della cura. Non ha dubbi il responsabile della Pastorale della salute della Cei, che in occasione della Giornata del malato che ricorre oggi ha voluto ringraziare i "curanti" con un momento di preghiera e una lettera