Chiesa nel mondo

L’Anno speciale su San Giuseppe si è concluso l’8 dicembre scorso, ma l’attenzione e l’amore di Papa Francesco per questo Santo non si sono conclusi e anzi si sviluppano ulteriormente con le catechesi che, dal 17 novembre scorso, sta incentrando sulla figura del Patrono della Chiesa universale. Il Sir rilancia l'intervista del Papa con i media vaticani sull’essere genitori al tempo del Covid e la testimonianza di San Giuseppe, esempio di forza e tenerezza per i padri di oggi.

Il Papa ha dedicato l'udienza di oggi al lavoro, riflettendo sulla figura di San Giuseppe il falegname. "Il lavoro è spesso ostaggio dell’ingiustizia sociale e, più che essere un mezzo di umanizzazione, diventa una periferia esistenziale”, la denuncia.

Un “credente animato di speranza e di carità, competente giornalista e stimato uomo delle istituzioni che, in modo pacato e rispettoso, nelle pubbliche responsabilità ricoperte si è prodigato per il bene comune con rettitudine e generoso impegno, promuovendo con lucidità e passione una visione solidale della comunità europea e dedicandosi con particolare cura agli ultimi”. 

“Visione illuminata” e “passione per il bene comune”. Lo si legge nel messaggio di cordoglio a firma del presidente e del segretario generale della Cei, card. Gualtiero Bassetti e mons. Stefano Russo, per la scomparsa di David Sassoli, presidente del Parlamento europeo: “A nome dell’Episcopato italiano, esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alla moglie, ai figli e ai familiari tutti per la sua scomparsa.

Nel tradizionale discorso di inizio d'anno al Corpo diplomatico, Papa Francesco ha lanciato un appello per "immunizzare quanto più possibile la popolazione". "La cura della salute rappresenta un obbligo morale", serve "una politica di condivisione disinteressata" per garantire l'accesso ai vaccini per tutti. Sono 183 gli Stati che attualmente intrattengono relazioni diplomatiche con la Santa Sede, cui vanno aggiunti l’Unione europea e il Sovrano Militare Ordine di Malta

La venuta di Gesù chiude il cammino del precursore Giovanni e quello di tutti i profeti. Termina così l’Antico Testamento, in quanto la Storia della Salvezza viene inaugurata dalla buona notizia che il cielo si è aperto, che non c’è separazione tra Dio e l’uomo, che la Sua Parola potrà essere ascoltata, ma che Colui, che era al principio di tutto, ora è visibile. Tutto questo non è un sogno, ma il Padre lo testimonia e, dopo la Resurrezione, i discepoli lo annunceranno, donandoci quello che hanno ascoltato, visto e toccato

La corruzione del nome greco epifania, rivelazione della divinità di Gesù, che si è manifestato anche in altri episodi ma che è divenuta tradizione in rapporto ai magi di cui parla peraltro solo Matteo, ha portato al nome con il quale da noi viene ricordato - soprattutto ai piccoli - il 6 gennaio. Ma ci sono alcuni particolari che ci riportano agli scavi di Ҫatal Hϋyϋk, al culto dei defunti, che è diffuso in maniera non dissimile anche nelle tradizioni regionali italiane. Antichissime cerimonie che si intersecano con riti funebri, cui dobbiamo associare dei riferimenti che vengono da molto più vicino cronologicamente

Nella solennità dell'Epifania, il Papa indica i magi come stella polare per comprendere il segreto della vita: "saper desiderare". Cita Van Gogh e Sant'Agostino e spiega che "la crisi della fede ha anche a che fare con la scomparsa del desiderio di Dio". No alla "dittatura dei bisogni" e alla "tristezza di una vita piatta"