Chiesa nel mondo

“Progeva nasce dai banchi di un corso per la gestione integrata dei rifiuti frequentato dopo la laurea”. Lella Miccolis racconta, con un sorriso, le origini – quasi casuali – di una grande azienda, con sede a Laterza, una delle “buone pratiche” visitate in questi giorni dai partecipanti alla Settimana sociale dei cattolici italiani a Taranto. 

Il tema che la Direzione nazionale delle Pontificie opere missionarie propone per quest'anno è "Testimoni e profeti". La Giornata missionaria mondiale, afferma il direttore di Missio, "è anche l’occasione per esprimere la fraternità universale dei credenti di tutto il mondo attraverso la solidarietà nei confronti delle Chiese più giovani, e il sostegno anche economico di quelle più deboli"

Di quel 22 luglio di 10 anni fa Candela Giarda, all’epoca undicenne, non ha particolari ricordi. Ma questo non le impedisce di essere, come racconta al Sir, “felicissima” per l’annuncio della prossima beatificazione di papa Giovanni Paolo I, coinciso con il riconoscimento della guarigione miracolosa di cui proprio lei fu protagonista. Di quel giorno, invece, ricordano ancora ogni attimo la mamma di Candela, Roxana Sosa, e padre Juan José Dabusti, il sacerdote dell’arcidiocesi di Buenos Aires che, di fronte alla disperazione di Roxana, dopo che i medici le avevano detto che Candela non avrebbe passato la notte, propose di pregare insieme, affidando la ragazza all’intercessione di Giovanni Paolo I, il “Papa del sorriso”. Oggi, la ventunenne Candela vive nella sua città natale, Paraná, 500 chilometri circa a nord della capitale dell’Argentina

È anche grazie alla guarigione inspiegabile di Stefano Vitali da un tumore al colon che Sandra Sabattini sarà beatificata, perché la Chiesa ha riconosciuto il miracolo per sua intercessione. Anche se non si sono mai incontrati, le storie di Stefano e Sandra sono intrecciate a doppio, triplo filo. Entrambi sono riminesi, nati negli anni Sessanta e membri della Comunità Papa Giovanni XXIII. La serva di Dio Sandra Sabattini, morta a 22 anni per le conseguenze di un incidente stradale, diventerà beata il 24 ottobre nella cattedrale di Rimini. Stefano Vitali, 54 anni, è responsabile insieme a sua moglie di una casa famiglia, in cui vivono con sei figli, di cui due accolti con disabilità.