Chiesa nel mondo

Poche le informazioni che giungono a noi dal Vangelo di Matteo, a cominciare dai nomi che secondo il Vangelo armeno dell’infanzia, apocrifo, sarebbero Melchiorre, Baldassare e Gaspare. Molti dei particolari che fanno parte ora della descrizione di queste figure sono state attribuite loro nel tardo medioevo

“La bellezza dell’esperienza che abbiamo fatto insieme, pastorale delle vocazioni e pastorale universitaria, è una vocazione anch’essa: una chiamata a lavorare insieme che vuol dire conoscersi, stare insieme gomito a gomito, scambiarsi esperienze, pensieri, vissuti e poi, certamente, anche agire”. 

“Perché perdiamo la sensibilità? Perché certe cose non le vediamo e le perdiamo?”. Il tema della sensibilità, “sentire”, fondamentale nel discernimento, è al centro del contributo video di don Fabio Rosini, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale delle vocazioni della diocesi di Roma, nella seconda giornata del convegno nazionale vocazioni e pastorale universitaria, promosso fino a domani nella capitale dagli Uffici nazionali Cei per la pastorale delle vocazioni, e per l’educazione, la scuola e l’università.

Parte anche quest’anno il progetto “Mi sta a cuore. Curare il presente per sognare il futuro”, promosso da Caritas italiana in collaborazione con l’Azione cattolica italiana: è rivolto ai giovani che desiderano mettere a disposizione un anno della loro vita a servizio degli altri, all’interno di un’esperienza di vita comunitaria. 

Dal passo del centometrista al passo del maratoneta. E’ il passaggio che ha dovuto fare per prima cosa don Emilio Scarpellini, cappellano universitario a Milano Bicocca, passando dalla sua parrocchia al nuovo impegno in ateneo. In un video a cura del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica, presentato in apertura del convegno nazionale vocazioni e università “Creare casa” (Roma, fino al 5 gennaio), il sacerdote parla della propria esperienza nell’ateneo milanese.

Papa Francesco ha concluso la prima udienza generale del 2024 ribadendo che "la guerra è una pazzia" e "sempre una sconfitta".  "Nessuno di noi è a posto, tutti siamo peccatori", ma "Gesù perdona tutto", il tema della catechesi, dedicata al combattimento spirituale.

La comunità delle suore Comboniane presente a Gerusalemme Est opera quotidianamente a fianco delle popolazioni beduine che vivono nel Deserto di Giuda, nella totale precarietà, senza diritti, in povertà estrema. Sono tante le realtà israeliane e internazionali che le supportano in quest’opera di accompagnamento fraterno e nella creazione di quei ponti che oggi sembrano in pericolo. Dopo il 7 ottobre la vita di tutti appare più complicata