Chiesa nel mondo

Enrichetta torna a casa. La Serva di Dio Enrichetta Beltrame Quattrocchi dal cimitero del Verano (Roma) torna nella suggestiva Basilica di Santa Prassede in Roma, scrigno di fede, arte e cultura. La cerimonia di traslazione avverrà il 23 giugno e così i resti mortali dell’ultima figlia dei beati Beltrame Quattrocchi torna lì dove la Serva di Dio si recava quotidianamente per la partecipazione della Santa Messa. Inumata in una tomba rappresentata da un sarcofago di marmo, sarà sistemata dinanzi agli scalini dell’altare situato nella cappella di San Pio X presso la navata laterale. Enrichetta, che amava definirsi un semplice “mestolino” nelle mani di Dio, è stata e resta un forte richiamo a vivere nel quotidianamente i valori dello Spirito, con cuore dilatato nella continua ricerca di Dio e nella sollecita attenzione di carità verso tutti gli uomini, nostri fratelli

Questa mattina a Casa Santa Marta, poco dopo le 8.45, Papa Francesco ha incontrato un gruppo di circa 20 detenuti della Terza Casa Circondariale di Rebibbia, accompagnati dalla direttrice, dal cappellano e da alcuni funzionari, che si recavano successivamente in visita ai Musei Vaticani.

“Non possiamo smettere di pensare a ciò che stiamo vivendo oggi a causa di questa pandemia. Questa nuova realtà, che ha afflitto il mondo intero, ci ha fatto avvertire la nostra fragilità umana, paralizzando le nostre attività, intaccando la nostra salute e riempiendo di lutto tante famiglie, di fronte all’apparente assenza di Dio”. Lo ha affermato ieri, a Città del Messico, il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, durante la celebrazione nella basilica di Guadalupe, patrona dell’America Latina. 

Potrebbe sembrare strano che proprio la barca dove si trova Gesù viene sconvolta dalla tempesta, la grande tentazione di pensare un cristianesimo senza croce, senza difficoltà è sempre stata presente. In realtà il Signore non ha mai promesso ai suoi discepoli una vita senza ostacoli, senza difficoltà e contrarietà. Egli ha promesso molto di più, ha promesso la sua presenza, fino alla fine

Papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della diocesi di Grosseto presentata da mons. Rodolfo Cetoloni e ha nominato vescovo della medesima diocesi mons. Gianni Roncari, vescovo di Pitigliano-Sovana-Orbetello, unendo in persona Episcopi le diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello e Grosseto. Ne dà notizia il Bollettino della Sala stampa vaticana.

Incontro online degli addetti stampa e portavoce delle Conferenze episcopali europee su “Pandemia e comunicazione ecclesiale: nuove sfide pastorali”. Anche per la Chiesa, è stato un periodo difficile e complicato. Momenti di preghiera e celebrazioni liturgiche si sono trasferiti in rete, alla radio e alla televisione. L’ambiente digitale ha offerto nuove forme di socializzazione e partecipazione e la comunicazione, anche quella ecclesiale ha mostrato potenzialità e criticità. La pandemia - ha detto mons. Nuno Brás,vescovo di Funchal (Portogallo) - ci ha mostrato un nuovo modo di vivere. Ma per ricominciare, la parola chiave è prossimità: è necessario  accompagnare le persone in qualsiasi contesto, anche quello digitale, e far sentire loro la vicinanza della comunità e di Dio, farsi compagni di strada nel bisogno di sacro e di Dio che abita il cuore dell’uomo, essere capaci di aprire finestre al mistero di Dio”

Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione per le cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce le virtù eroiche del servo di Dio Robert Schuman, fedele laico e soprattutto “padre” dell’Unione europea, nato il 29 giugno 1886 a Clausen (Lussemburgo) e morto a Scy-Chazelles (Francia) il 4 settembre 1963. La notizia diffusa oggi, dopo che il Pontefice ha ricevuto in udienza il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione.