Vicino ai malati fino alla fine e al fianco degli operatori sanitari per sostenerli spiritualmente nel loro difficile lavoro. Questa la delicata “missione” svolta da don Marco Galante, 46 anni, amministratore di quattro parrocchie ai piedi dei Colli Euganei (San Giacomo, Ca’ Oddo, Schiavonia e Marendole) e da sei anni cappellano nel presidio di Monselice dell’Ulss 6 Euganea. Don Marco ha visto con i suoi occhi le conseguenze della pandemia, vivendo nell’ospedale di Schiavonia, primo Covid Hospital del Veneto e d’Italia, in provincia di Padova, dove il 21 febbraio 2020 morì la vittima numero uno del coronavirus. “È stata un’esperienza dura, impegnativa – sottolinea don Marco Galante –. A volte subentra anche un senso di impotenza, come quando un paziente ti chiede un po’ d’aria e non sai come aiutarlo”. Don Galante ed altri 34 mila sacerdoti in tutta Italia hanno bisogno di essere aiutati nel compiere la loro missione attraverso una offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Direttamente dal sito www.insiemeaisacerdoti.it
Chiesa nel mondo
“La Chiesa non dispone, né può disporre, del potere di benedire unioni di persone dello stesso sesso”.
Questo è l’impegno cui siamo chiamati in Quaresima: "accogliere la luce nella nostra coscienza, per aprire i nostri cuori all’amore infinito di Dio".
L’innalzamento della croce è un atto che richiede reciprocità, l’uomo è chiamato a cooperare attivamente al piano della salvezza. Come il Padre innalza il Figlio per la salvezza del mondo, così noi dobbiamo guardare a Lui e innalzarlo nella nostra vita
“Il tempo della responsabilità non è terminato. La Chiesa che è in Italia saprà dare un ulteriore segno concreto di prossimità. Con la campagna vaccinale, infatti, abbiamo la possibilità tangibile di fornire un nuovo contributo di carità”.
Nessuno poteva sapere cosa stesse succedendo realmente nella Cappella Sistina dopo la prima votazione andata a vuoto il 12 marzo sera.
Ignatius Spencer ed Elizabeth Prout, dichiarati venerabili da Papa Francesco, sono, secondo l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon, figure di grande attualità. “Sono due santi molto adatti al momento che stiamo vivendo perché erano completamente dediti ai poveri sia dal punto di vista fisico che spirituale”. “Penso che questa crisi ci abbia insegnato a mettere gli altri prima di noi stessi – dichiara al Sir – e ci abbia fatto scoprire la nostra straordinaria capacità di aiutare chi ci sta vicino”
“L’Ateneo ha ricevuto molto ed è chiamato oggi ad affrontare sfide non meno impegnative di quelle iniziali, sia sul versante strettamente accademico con le necessarie innovazioni per la didattica e la ricerca sia per dare pieno sviluppo a quella terza missione che fin dall’inizio ne costituisce l’anima e ne delinea gli obiettivi”.
Diffusa l’11 marzo la Lettera per la colletta “pro Terra Sancta” 2021 che contiene un pressante invito a non ignorare le situazioni di bisogno dei cristiani che vivono nei Luoghi Santi. Situazioni aggravate dalla pandemia da Covid-19 che ha impedito a milioni di pellegrini di recarsi in Terra Santa con danni notevoli all’economia dei cristiani locali. Lo scorso anno, a causa della pandemia, la colletta di Terra Santa si è celebrata domenica 13 settembre. Ad istituire la colletta del Venerdì Santo a sostegno della Chiesa Madre di Gerusalemme fu Papa Paolo VI attraverso l’esortazione apostolica “Nobis in Animo” del 25 marzo 1974
Per l’ottavo anniversario del pontificato di Papa Francesco, gli auguri a Bergoglio arrivano dalla sua terra natia, l’Argentina, attraverso una raccolta di video frutto della campagna “Profeta en su tierra” (Profeta nella sua terra) organizzata dalla Ong Generación Francisco, una rete di organizzazioni e persone il cui obiettivo è diffondere la parola, le azioni ed i gesti di Papa Francesco, assieme alla Pastorale Villera de los Curas de la Periferia, organizzazione vicina ai sacerdoti che operano nelle periferie.
Dalla supplica in solitaria in una piazza San Pietro al viaggio in Iraq, già consegnato alla storia. L’ottavo anno di pontificato di Francesco si è svolto nel segno della pandemia, con tante “prime volte”. Fino alla Quaresima di quest’anno, mentre ci attende un’altra Pasqua segnata da misure restrittive per il Covid che continua ad imperversare
“Il popolo di Dio che vive in Roma eleva preghiere e inni di ringraziamento al Signore in occasione dell’ottavo anniversario del dono dell’elezione del nostro vescovo Francesco, un pastore secondo il Suo cuore misericordioso”.
I vescovi italiani “ricordano con gioia” l’ottavo anniversario dell’elezione al soglio pontificio di Papa Francesco e, in una nota diffusa oggi dalla Presidenza della Cei, scrivono che “il nostro augurio si fa riconoscenza per il dono della Sua parola, arricchita da segni e iniziative che orientano il cammino delle nostre Chiese verso una nuova tappa evangelizzatrice”.
La Conferenza episcopale irlandese “ha deciso di intraprendere un percorso sinodale per la Chiesa cattolica in Irlanda che porterà allo svolgimento di un’Assemblea sinodale nazionale entro i prossimi cinque anni”.
“La pandemia deve essere letta come un appello ad essere creativi; non è separatore tra un prima e un dopo, ma un evidenziatore di problemi preesistenti. Quello che sta accadendo non è altro che un’accelerazione di quanto era già in atto. Per questo occorre leggere questo tempo per trovate stili nuovi, diversi”.