“Eminenza, il Suo è stato vero amore alla Chiesa, alle persone che formano la comunità cristiana, agli uomini e alle donne che hanno abitato la Sua storia e non solo. Resta come consegna alle future generazioni la Sua capacità di custodire gli insegnamenti del Concilio Vaticano II”.
Chiesa nel mondo
Papa Francesco ha presieduto la Messa delle Ceneri ricordando che la Quaresima è un viaggio di ritorno a Dio. "Dove mi porta il navigatore della mia vita?". "Tutti abbiamo delle malattie spirituali", ma "non possiamo vivere inseguendo la polvere". "La salvezza non è una scalata per la gloria". "Nei buchi più dolorosi della vita, Dio ci aspetta con la sua misericordia infinita"
“Rimodulare la vigente normativa sostanziale e processuale che, per taluni aspetti, risente di criteri ispiratori e soluzioni funzionali ormai superati”.
Una catena di preghiera in tutta Europa, a partire dal Mercoledì delle Ceneri e per tutto il periodo quaresimale, per le oltre 770.000 persone che nel nostro continente sono morte a causa del Covid-19.
Dal Mercoledì delle Ceneri, e per tutto il tempo di Quaresima, i Presidenti delle Conferenze Episcopali del nostro Continente invitano a pregare per le vittime della pandemia.
Il diciassettesimo episodio della terza stagione è una guida di sopravvivenza alle famose “chat dei genitori” su WhatsApp
Mancano meno di tre settimane dal viaggio di Papa Francesco in Iraq (5-8 marzo) e il Governo del Paese mediorientale ha emanato nuove restrizioni anti-Covid-19. Tra queste anche il coprifuoco totale nei fine settimana fino all'8 marzo, data in cui il Papa rientrerà in Vaticano (dal 5 marzo). Il commento del patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako che parla anche dell'incontro di Najaf con Al Sistani e delle altre tappe della visita apostolica.
Fervono i preparativi a Erbil per l’arrivo di Papa Francesco. Nel capoluogo dell’omonimo governatorato nella Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno, il Pontefice celebrerà una messa nello stadio “Franso Hariri” domenica 7 marzo.
“I giovani avranno un ruolo importante nel cammino verso la prossima Settimana sociale, non tanto perché sia il green al centro della loro attenzione ma perché stanno richiedendo un approccio olistico a questo tema, con la dimensione dell’ascolto della natura e chiedendo di trasformare il giardino della Genesi in città ordinata e vivibile”.
Dal 5 all’8 marzo prossimi Papa Francesco sarà in visita in Iraq, la prima di un Pontefice nella terra di Abramo e di una delle comunità cristiane più antiche al mondo. Una terra segnata da guerre e conflitti settari, che hanno visto la comunità cristiana, oggetto di discriminazioni, attacchi, attentati e persecuzioni. L'ultima, la più violenta ad opera dei miliziani dello Stato Islamico. In vista di questo viaggio apostolico la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) ha diffuso il Dossier “I cristiani in Iraq”. Ne proponiamo una sintesi.
Gesù si è avvicinato al lebbroso, ha avuto compassione e tenerezza. Vicinanza, compassione e tenerezza, sono le tre parole che per il Papa “indicano lo stile di Dio”.
Non una legge fissata dall’esterno, non un precetto a cui aderire in modo formale, ma un principio che si innesta nella verità più profonda della vita delle persone.
[…] l’uomo di ogni tempo e di ogni luogo si sente chiamato, in modo adeguato, concreto, irripetibile: perché appunto Cristo fa appello al “cuore” umano, che non può essere soggetto ad alcuna generalizzazione. Con la categoria del “cuore”, ognuno è individuato singolarmente ancor più che per nome, viene raggiunto in ciò che lo determina in modo unico e irripetibile, è definito nella sua umanità “dall’interno”.
Giovanni Paolo II, Udienza Generale, mercoledì, 6 agosto 1980.
“Abbiamo seguito con trepidazione e preoccupazione gli sviluppi della recente crisi politica, ben sapendo che l’Italia ha bisogno di unire le forze per affrontare le pesanti, persino tragiche, ricadute della pandemia da Covid-19. Quest’emergenza, come segnalavo al Consiglio episcopale permanente del 26 gennaio scorso, ha posto in evidenza fratture molteplici: sanitarie, sociali, economiche, educative, generando fra l’altro nuove e diffuse povertà”.
I racconti dei sacerdoti impegnati in servizio nei reparti ospedalieri Covid raccolti dal giornale diocesano "La Libertà" di Reggio Emilia-Guastalla. Sono una ventina in tutto i preti che hanno chiesto e ottenuto di entrare nei reparti Covid per portare il conforto dei sacramenti e una parola di speranza negli ospedali di Reggio Emilia, Guastalla e Scandiano. Un segno di consolazione divenuto concreto grazie a una convenzione firmata dal direttore generale dell’Ausl-Irccs di Reggio Emilia Cristina Marchesi e dal pastore della Chiesa reggiano-guastallese Massimo Camisasca
L'Umbria infatti si conferma tra le Regioni con l’Rt più alto d’Italia (1,07 l’ultimo rilevamento, con un intervallo che va dallo 0,92 all’1,22). A preoccupare è soprattutto il tasso di saturazione degli ospedali: sono occupati 84 posti in terapia intensiva sui 130 disponibili, cioè il 64,62% del totale. La soglia considerata "di rischio" è fissata al 30%