Chiesa nel mondo

Tra chi ha sofferto le conseguenze dell'emergenza sanitaria ci sono bambini, giovani e famiglie. A loro non dobbiamo pensare "astrattamente" ma con loro "operare", come ha invitato a fare il card. Gualtiero Bassetti, all'apertura dei lavori del Consiglio episcopale permanente, per ricucire la frattura educativa causata dalla pandemia. Le voci di don Michele Falabretti, di Gigi De Paolo e di una giovane educatrice di Ac

"Davanti alla frattura educativa contano più il fascino e la bellezza della sfida che abbiamo davanti rispetto alla fatica, al sacrificio che ci viene chiesto. È necessario lo sguardo della fiducia, senza la quale non si può educare”. Lo dice Ernesto Diaco, commentando le parole del card. Bassetti all'apertura dell'ultimo Consiglio episcopale permanente. L'impegno della Fidae e della Fism in risposta all'emergenza

"Ogni tappa della vita è un tempo per credere, sperare e amare". Ne è convinto Papa Francesco, che nel messaggio per la Quaresima esorta a raccogliere la "provocazione" della speranza, in tempi di Covid. "Digiunare vuol dire liberare la nostra esistenza da quanto la ingombra, anche dalla saturazione delle informazioni, vere o false che siano"

Oggi Radio Vaticana compie novant’anni. Era il 12 febbraio 1931 quando Pio XI inaugurò con il suo primo radiomessaggio “Qui arcano Dei” la nuova stazione radiofonica della Santa Sede, progettata da Guglielmo Marconi. 90 anni in cui la Radio ha raccontato e si è fatta raccontare  il mondo, con uno sguardo particolare agli ultimi e tenendo sempre ben presente la sua missione diffondere il Vangelo, portare la parola del Papa e leggere i fatti alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa. Per celebrare questo importante traguardo e saperne di più sugli obiettivi presenti e futuri il Sir ha incontrato il responsabile della testata Massimiliano Menichetti.

L’avvio delle vaccinazioni sembra ormai prossimo anche in Giappone ma permangono incertezze sia sul programma di fornitura sia sul piano di somministrazione. Alcuni sondaggi della Kyodo news hanno rilevato che il 63% degli intervistati ha dichiarato di volersi vaccinare, mentre l’82% ha manifestato dubbi e preoccupazioni sulla possibilità che il piano di vaccinazione possa procedere come stabilito dal governo. La Chiesa giapponese non ha espresso una posizione propria in merito alla questione vaccini in assenza di dibattiti pubblici legati ad aspetti ideologici o etici, relegati dalla cultura giapponese nella sfera personale, ma i vescovi nipponici hanno ritenuto opportuno tradurre e pubblicare la “Nota della Congregazione per la dottrina della fede sulla moralità dell'uso di alcuni vaccini anti-Covid-19” del dicembre 2020 per offrire ai fedeli un sostegno ed un orientamento per la scelta che li attende

Il 7 marzo papa Francesco sarà a Mosul e a Qaraqosh, nella piana di Ninive, tappe del suo viaggio in Iraq (5-8 marzo). Sarà l'occasione per pregare per le vittime della guerra e per incontrare le comunità cristiane che hanno subito atroci sofferenze durante l'invasione dello Stato Islamico. Il parroco della cattedrale siro-cattolica dell’Immacolata Concezione di Qaraqosh, don Majeed Attalla racconta l'attesa della sua gente:"Rinasce la fede sulle macerie dell'Isis"

Il buon samaritano come modello e richiamo per tutta la comunità cristiana, perché far finta di non vedere e andare oltre significa essere "complici dei briganti". La centralità di una relazione di cura basata sulla fiducia. Il sentirsi tutti parte di un destino comune e il "sogno" di una gara di solidarietà tra le nazioni per garantire a tutti l'accesso al vaccino anti-Covid. Intervista con don Massimo Angelelli, direttore dell'Ufficio Cei per la pastorale della salute, che ieri ha promosso in tutte le cappellanie ospedaliere una preghiera di ringraziamento per medici e infermieri

La pandemia non permette la presenza di ammalati, quest'anno, ai piedi della Grotta di Massabielle, nel giorno della festa della Madonna di Lourdes, l'11 febbraio. Niente programmi di iniziative in presenza, ma la preghiera non si ferma. Il rettore al Sir: "Le persone possono venire al santuario solo per le celebrazioni. Definita una carta sanitaria in vista della ripresa dei pellegrinaggi in sicurezza"

Oggi pomeriggio, dalle 16 alle 17, nelle cappellanie ospedaliere del Paese si svolgerà contemporaneamente un momento di adorazione eucaristica per ringraziare Dio del dono dei medici, degli infermieri e di tutti coloro che quotidianamente si dedicano con professionalità, dedizione, grande umanità alla cura di ogni persona malata.

Papa Francesco ha dedicato l'udienza di oggi alla preghiera nella vita quotidiana. Nei saluti finali, un invito ai fedeli italiani: “In una società che continua ad essere lacerata da contrasti e divisioni, siate segno di un progetto di riconciliazione e di fraternità"

La Sala Stampa della Santa Sede ha reso noto ieri il programma ufficiale del viaggio di Papa Francesco in Iraq (5-8 marzo). Tra i vari appuntamenti, il programma prevede, come primo incontro pubblico, quello con i vescovi, il clero e le comunità religiose irachene nella cattedrale siro-cattolica “Nostra Signora della Salvezza”, a Baghdad. Un luogo significativo per la chiesa d'Iraq perché qui, il 31 ottobre del 2010, durante la messa vennero massacrati da 5 terroristi islamici 48 fedeli, due erano sacerdoti. Il 31 ottobre 2019 si è chiusa la fase diocesana della Causa di beatificazione e Dichiarazione di Martirio di questi “servi di Dio”. Il Sir ha raccolto la testimonianza del postulatore della Causa, don Luis Escalante.

Padre Amir Jaje, domenicano, consigliere per il dialogo con l’islam nel Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ripercorre all’indomani della conferma da parte della Santa Sede dell’incontro a Najaf del Santo Padre con l’ayatollah Al-Sistani, le tappe di dialogo interreligioso del viaggio apostolico in Iraq. “Sono incontri che ci ricordano la figura di San Francesco di Assisi. La visita a Najaf e l’incontro interreligioso ad Ur alla presenza di tutti i capi religiosi del paese, musulmani, sunniti e sciiti, cristiani, yazidi ed ebrei vuole lanciare lo stesso messaggio di fraternità di Francesco di Assisi e cioè che siamo tutti i figli di Abramo, fratelli tra noi, insieme su questa terra, per aiutare l’Iraq e i paesi vicini del Medio Oriente, a rialzarsi in piedi”.

L'8 febbraio la Chiesa in tutto il mondo prega per la liberazione di tutte le vittime della moderna schiavitù. Lo fa in occasione della memoria liturgica di S. Giuseppina Bakhita, la schiava divenuta Santa. Rapita ancora bambina nel suo villaggio del Darfur, in Africa, fu fatta schiava, fu venduta, fu torturata ed infine arrivò in Italia, dove trovò la libertà e la Fede. Per questo è stata assunta a simbolo universale dell'impegno della Chiesa contro la schiavitù. Quello di Bakhita sembra lo stesso calvario che oggi subiscono tante giovani donne che giungono come schiave dell'industria della prostituzione in Italia, in Europa e in tutti i paesi ricchi. Donne che come lei sono offese nella loro dignità più intima e profonda