Chiesa nel mondo

La secolare Scalabriniana della diocesi di Lodi da quasi tre anni vive a Ho Chi Min City in Vietnam. Come medico, Bianca racconta la sua missione in questo Paese del Sud est asiatico nel difficile tempo di pandemia. Una scelta che “nasce dalla preghiera”. “Il nostro carisma è quello di essere migranti con i migranti”

“Come già nei precedenti Dpcm, viene chiarito che le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza episcopale italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (articolo 1 comma 9 lettera q). Nessun cambiamento, dunque. Nelle zone rosse, per partecipare a una celebrazione o recarsi in un luogo di culto, deve essere compilata l’autocertificazione”.

Pubblichiamo la lettera del direttore, Pierluigi Dovis, in cui si rivolge a quanti prestano servizio volontariamente per i più poveri, in un territorio, come quello piemontese, considerato dal Governo "Zona rossa". Le indicazioni per le attività dei Centri e degli stessi volontari sono esemplificative dell'impegno delle Caritas in realtà in cui il contagio da Covid-19 è particolarmente diffuso

Oggi i ragazzi molto presto vengono a contatto con materiali pornografici. "Pur essendo uno dei peccati più confessati, molti sacerdoti riconoscono anche di non avere abbastanza strumenti o una comprensione sufficientemente ampia del problema della pornografia e della dipendenza", spiega l'associazione Puri di Cuore, che per questo, dal 30 novembre al 4 dicembre, promuove on line un corso di formazione di accompagnamento pastorale e libertà dalla pornografia

“È il segno che la parola si è liberata”. Così mons. Dominique Blanchet, vescovo di Belfort-Montbéliard e vicepresidente della Conferenza episcopale francese, ha spiegato ieri sera, in video conferenza stampa, l’aumento negli ultimi due anni delle persone vittime di abusi che hanno avuto il coraggio di prendere contatto con i vescovi per denunciare la violenza subita. 

“La delicata situazione sanitaria del Paese, le tante domande che molti uomini e molte donne si stanno ponendo, gli effetti economici e sociali dell’attuale crisi sanitaria, la nascita di nuove forme di povertà, ma anche la vicinanza ai sofferenti, ai medici e agli operatori sanitari, la prossimità delle diocesi alle varie difficoltà, un’interpretazione evangelica di questo periodo, un’attenzione alla famiglia riscoperta nella sua dimensione di Chiesa domestica”: questi alcuni dei temi affrontati dai vescovi nel Consiglio episcopale permanente di ieri, svoltosi in videoconferenza, come si legge nel comunicato finale.

Intervista al card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), sulla lunga scia di sangue che ha attraversato in questi giorni l’Europa. “Se l’obiettivo dei terroristi è quello di dividerci, noi, tutti insieme, Paesi dell'Unione europea ma anche cristiani, atei, agnostici, musulmani, ebrei, dobbiamo dire no.  Dobbiamo dire con fermezza, che non ci lasceremo vincere dall’odio. Che, al contrario, vogliamo vivere i valori che hanno reso possibile il progetto dell’Europa. Vogliamo vivere la fratellanza della quale ci ha parlato Papa Francesco. Non si lasceremo vincere su questo punto”

“Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, ricoverato dallo scorso 31 ottobre presso la struttura di Medicina d’Urgenza Covid 1 dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, è stato trasferito dai sanitari che lo hanno in cura nella terapia intensiva 2, dove proseguono le terapie del caso”.

"Dolore e vicinanza" alle vittime, condanna della "cultura dell'odio e del fondamentalismo".  Così mons. Meini ha aperto il Consiglio permanente della Cei, alle prese con "una recrudescenza di brutalità" evidente negli attentati a Nizza, Lione e Vienna. Il primo "pensiero" al card. Bassetti, ricoverato per Covid a Perugia. Italia a rischio recessione a causa della pandemia che "corre veloce". Su prossima Assemblea "ulteriore valutazione"

Mons. Éric de Moulins-Beaufort, arcivescovo di Reims e presidente della Conferenza episcopale francese, depositerà un ricorso al Consiglio di Stato, in quanto ritiene che il decreto n. 2020-1310 del 29 ottobre 2020, che prescrive le misure generali necessarie per affrontare l’epidemia di covid-19 nel contesto dello stato di emergenza sanitaria, “mina la libertà di culto che è una delle libertà fondamentali nel nostro Paese”.