Papa Francesco telefona al vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, mons. Marco Salvi, per informarsi in prima persona della salute del card. Gualtiero Bassetti, ricoverato in ospedale, in Terapia intensiva 2, dopo aver contratto il Covid-19, e di quella dello stesso Salvi, anche lui positivo ma asintomatico. Il Santo Padre incoraggia: “Forza, forza, forza!”
Chiesa nel mondo
Il sesto episodio della terza stagione presenterà il “Manifesto della comunicazione non ostile” declinato per i più piccoli.
Dure le conclusioni dell’inchiesta della commissione d’inchiesta di Stato sugli abusi commessi nella Chiesa cattolica di Inghilterra e Galles.
“In poche occasioni, le continue attività di McCarrick e l’esistenza di precedenti indicazioni furono accennate a Papa Francesco dal sostituto Becciu e dal segretario di Stato Parolin”.
“Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito” (cf 1 Tm 4, 14).
“Per me è stato un incontro molto commovente. Ho ringraziato il Papa di avermi accompagnato con la preghiera in questo periodo di lungo silenzio”.
Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ricoverato dal 3 novembre in Terapia Intensiva 2 presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia “Santa Maria della Misericordia”, nelle ultime ore ha subito un aggravamento complessivo del quadro clinico.
Sono belle quelle famiglie che hanno saputo incontrare e intrecciare la loro strada con quella di qualche sacerdote.
È compito dei sacerdoti, provvedendosi una necessaria competenza sui problemi della vita familiare, aiutare amorosamente la vocazione dei coniugi nella loro vita coniugale e familiare con i vari mezzi della pastorale, con la predicazione della parola di Dio, con il culto liturgico o altri aiuti spirituali, fortificarli con bontà e pazienza nelle loro difficoltà e confortarli con carità, perché si formino famiglie veramente serene.
Gaudium et Spes, n. 52 – 7 dicembre 1965
Un libro che rappresenta un valido aiuto a chi è al servizio duplice della Parola - che è anche realtà - e dell’altro, e che deve fare i conti non solo con i riti e le povere umane parole, ma con la dimensione del dolore o della perdita.
Il recente Rapporto Caritas sulla povertà conferma la debolezza atavica di alcune categorie: famiglie numerose e con figli minori, i cittadini stranieri, i cittadini con una minore istruzione.
Vegliare, dunque, non significa non dormire, ma essere pronti, con umiltà, perché non sappiamo quando arriverà il nostro momento.
Mons. Leonardo Sapienza, reggente della Casa Pontificia, spiega al Sir perché “per il cattolico i lontani non dovrebbero esistere”, come afferma Paolo VI, a cui è dedicato il suo ultimo libro
La secolare Scalabriniana della diocesi di Lodi da quasi tre anni vive a Ho Chi Min City in Vietnam. Come medico, Bianca racconta la sua missione in questo Paese del Sud est asiatico nel difficile tempo di pandemia. Una scelta che “nasce dalla preghiera”. “Il nostro carisma è quello di essere migranti con i migranti”
“Come già nei precedenti Dpcm, viene chiarito che le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgono nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza episcopale italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (articolo 1 comma 9 lettera q). Nessun cambiamento, dunque. Nelle zone rosse, per partecipare a una celebrazione o recarsi in un luogo di culto, deve essere compilata l’autocertificazione”.
Pubblichiamo la lettera del direttore, Pierluigi Dovis, in cui si rivolge a quanti prestano servizio volontariamente per i più poveri, in un territorio, come quello piemontese, considerato dal Governo "Zona rossa". Le indicazioni per le attività dei Centri e degli stessi volontari sono esemplificative dell'impegno delle Caritas in realtà in cui il contagio da Covid-19 è particolarmente diffuso