Netta “condanna” della violenza commessa ad Amsterdam la sera del 7 novembre contro i tifosi israeliani della loro squadra di calcio di Tel Aviv.
Chiesa nel mondo
Dal 15 al 17 novembre la Prima Assemblea con 1.200, tra delegati e vescovi, a confronto sui Lineamenti. Il segretario del Comitato: "Tra i temi, quello di una Chiesa missionaria e la capacità di coniugare il Vangelo con la vita quotidiana"
Come vivere e testimoniare il Vangelo in un’epoca di trasformazioni rapidissime, di secolarizzazione forzata? “Noi questo abbiamo da dare: il Vangelo di Gesù”. L’arcivescovo di Milano riflette sul “cambiamento d’epoca”, sulla fede e la testimonianza cristiana. “La sapienza evangelica riconosce il compiersi delle parole di Gesù che indica la presenza del Regno con le immagini del pizzico di sale, della piccola luce. La domanda quindi non è quanti siamo, ma se il sale conservi il suo sapore e se continui ad ardere il fuoco”. Richiamando il tema del Giubileo osserva: “La speranza non è un destino, ma una vocazione”
Quattro “pellegrini della speranza”, abbracciati l’un altro. Quattro figure stilizzate di diverso colore, provenienti da ogni angolo della terra. Con l’aprifila aggrappato a una croce che si prolunga, fino a diventare un’ancora capace d’imporsi su un mare agitato.
Parla il parroco della di San Jorge di Paiporta, epicentro il 29 ottobre scorso dell’alluvione Dana. A otto giorni dalla tragedia di acqua e fango, si fanno ancora i conti con i danni ingenti e soprattutto con la conta ancora imprecisa dei morti e dei dispersi. “Il fango andrà via ma la perdita di tante vite umane è il volto più duro di questa tragedia. Ci vorrà tempo per risollevarci, ritrovare la luce e la forza per continuare a guardare avanti”.
"La grande e condivisa richiesta di cambiamento è quella che riguarda lo stile, il modo di vivere i rapporti all’interno della comunità a tutti i livelli, parrocchiale e diocesano, con particolare riguardo per la dimensione decisionale, sia pure nel rispetto dei ruoli ministeriali". Mons. Franco Lovignana, vescovo di Aosta e presidente della Conferenza episcopale piemontese, parla in vista della Prima assemblea del Cammino sinodale in programma a Roma dal 15 al 17 novembre
Con mons. Fortunato Morrone, arcivescovo della diocesi di Reggio-Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, la delegazione regionale dei giornali iscritti alla Fisc ha voluto fare il punto sul Cammino sinodale in regione. Un piccolo contributo informativo in vista dell’assemblea nazionale della Chiesa italiana che si terrà a Roma dal 15 al 17 novembre prossimi. Dalla Calabria i circa 30 delegati (tra sacerdoti, religiosi e laici) saranno accompagnati dai rispettivi vescovi
Il Santo Padre ha iniziato e concluso l'udienza di oggi con l'invito a pregare per Valencia, la città spagnola più colpita dalla Dana, oltre che per la pace. Al centro della catechesi, il rapporto tra lo Spirito Santo e la preghiera
“I tempi che viviamo non sono facili e quando ci troviamo in difficoltà così grandi, molte volte sale la tensione nella vita della società e si manifesta esternamente. In questi momenti come cristiani dobbiamo dare testimonianza di unità e lavorare insieme, perché solo lavorando insieme si può servire i più poveri e bisognosi. Vi incoraggio a lavorare con questo spirito di collaborazione, apertura e ricerca del bene comune perché solo così, saremo in grado di costruire una società più giusta e migliore”.
Un’onda di solidarietà. Parrocchie, seminari, scuole. Sono molte le strutture della diocesi che hanno dato disponibilità per accogliere gli aiuti umanitari e ospitare gli operatori dei servizi di emergenza.
“Quanta tristezza quando si vede che si confida soprattutto nei mezzi umani e si affida ogni cosa oggi al management di turno!”.
Tutte le cose, aggiunge il Papa, “devono essere fatte con l’amore”, perché il Signore “verrà e ci chiederà anzitutto sull’amore: come hai amato?”
In contrapposizione al consumismo di Halloween, tutto il mese di novembre può essere un tempo per riscoprire l'incontro con i "santi della porta accanto", sia i vivi, sia quelli già in cielo, nella comunione della preghiera
La laica, fidei donum della diocesi di Reggio Emilia, non è un medico. È laureata in Ingegneria civile ma alla cura degli altri dedica l’intera vita. Dal 2008 vive e opera come missionaria nella spettacolare isola africana sull’Oceano Pacifico. Un video ne racconta la testimonianza
In Terra Santa il "giorno dei morti" non è solo ricordato il 2 novembre. Ogni giorno, infatti, i bollettini di guerra ci informano sui numeri dei morti e sui numeri di chi soffre a causa della guerra