Ogni generazione in fin dei conti ritorna a Camaldoli. E al codice di Camaldoli, estate 1943, ricordato di decennale in decennale. Sempre traguardandolo al presente e alla prospettiva. Quest’anno si celebrano gli ottant’anni e lo si farà con particolare solennità. Oltre al grande dinamismo del comitato scientifico organizzatore e alle energie di diverse istituzioni in campo forse c’è un motivo più profondo, anche se inespresso, per cogliere questa occasione di riflessione e di proposta. O più esattamente una serie di motivi
Chiesa nel mondo
Il cosiddetto “Codice di Camaldoli” è un documento di grande importanza nella storia del movimento cattolico italiano del Novecento. Esso cominciò a prendere forma, attraverso un’articolata serie di enunciati, nel luglio 1943, in singolare coincidenza con le drammatiche vicende che, dal bombardamento di Roma, portarono alla destituzione di Mussolini. Proprio in quelle giornate dense di storia, nel Cenobio di Camaldoli si svolse una riunione di teologi e di intellettuali cattolici che era stata preparata a lungo nei mesi precedenti, a partire dal celebre richiamo all’azione di Pio XII nel Radiomessaggio del Natale 1942
Oggi ricorre l’80º anniversario del bombardamento di Roma che il 19 luglio 1943 colpì in particolare il quartiere e la basilica di San Lorenzo fuori le mura.
Il presidente Joe Biden ha incontrato ieri il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana. In una nota diffusa dalla Casa Bianca a conclusione del colloquio durato circa due ore, si precisa che Biden “ha espresso i suoi auguri per il proseguimento del ministero e della leadership globale di Papa Francesco” e “ha accolto con favore la recente nomina a cardinale di un arcivescovo statunitense”.
Originario della parrocchia di Campodarsego, mons. Mario Toso fa il punto dopo le due alluvioni di maggio. Ringrazia la solidarietà delle parrocchie padovane, come la sua
Nell’ambito del dibattito pubblico sull’inclusione di un presunto diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Ue, la Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) pubblica oggi la dichiarazione intitolata “L’indifendibilità etica di un diritto fondamentale dell’Ue all’aborto” elaborata dalla sua Commissione etica.
La familiarità con l’educazione finanziaria è oggi limitata a meno di un italiano su cinque e questa competenza è percepita esclusivamente come “materia” per addetti ai lavori o per coloro che si sono già avvicinati all’ambito finanziario.
Un vescovo “scomodo”, con lo spirito del missionario profetico, “incarnato nel mondo”, grande amico di don Tonino Bello, in prima linea per la pace e i diritti. Dalla parte dei popoli e non del potere; contro le guerre, la militarizzazione, le armi, a favore della risoluzione politica dei conflitti e per la non violenza.
“Spirituale vicinanza ai familiari e a quanti piangono la scomparsa del presule così tanto amato e apprezzato da coloro che ha incontrato nel suo lungo e fecondo ministero”.
Diffuse oggi le Linee guida per la fase sapienziale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. "Nuove ministerialità" per i laici e valorizzazione del ruolo delle donne. Tra le proposte, affidare ad un diacono l'amministrazione di parrocchie prive di parroco residente.
Chi prega, già nel momento in cui rivolge una parola all’Altro, accende una comunicazione, riconosce l’esistenza di un Padre che lo ama, anche quando comprendere questo amore è davvero difficile.
Tra oggi e il 19 luglio il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, accompagnato da un officiale della Segreteria di Stato, viaggerà a Washington quale inviato del Papa.
Non poteva passare inosservato l’importante anniversario degli ottant’anni dalla stesura del “Codice di Camaldoli”. La memoria va a quei giorni, tra il 18 e il 24 luglio del 1943, quando alcuni intellettuali cattolici, sotto la guida di mons. Adriano Bernareggi, si ritrovarono nel monastero benedettino di Camaldoli per confrontarsi e individuare linee programmatiche riguardanti la dottrina sociale della Chiesa, in particolare circa i temi del lavoro, della giustizia sociale, della libertà, del rapporto individuo-Stato
Matteo pone in primo piano il seminatore e il seme perché noi siamo il terreno e dipende da noi l’efficacia della semina.
Un’oasi allestita dalla Chiesa cattolica di Zurigo, uno spazio pensato per tutti, dove trascorrere qualche ora divertendosi in spensierata allegria.