Consiglio permanente Cei. Mons. Russo: “Collaborazione col nuovo governo, anche per i riti pasquali”

"Collaborazione": è la parola usata da mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, per riassumere i rapporti tra la Chiesa italiana e il nuovo governo, anche riguardo ai riti e alle celebrazioni pasquali, che continueranno a svolgersi nella parrocchie in sicurezza, secondo le indicazioni di questi mesi. Continua inoltre l'impegno della Chiesa italiana nei confronti di chi è più colpito dalla pandemia, anche con ulteriori stanziamenti straordinari e con l'aiuto reciproco tra le diocesi, nel segno della sinodalità

Consiglio permanente Cei. Mons. Russo: “Collaborazione col nuovo governo, anche per i riti pasquali”

“È un dialogo, un confronto che inizia, nel segno della collaborazione nell’impegnarci, tutti insieme, ad uscire dalla crisi e a creare azioni che possano risollevare la vita del Paese, delle persone e delle famiglie”. Così mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, ha risposto alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa on line di presentazione del comunicato finale del Consiglio permanente della Cei, che si è svolto in questi giorni a Roma. “Ci sono stati più contatti con il presidente Draghi e con i membri del nuovo governo – ha precisato Russo – a partire dall’incontro per i Patti Lateranensi, che ci ha visto incontrarci e confrontarci per uno scambio di idee, sia con Draghi sia con i ministri del nuovo governo”. Interpellato sull’azione della Chiesa in favore delle categorie più colpite dall’emergenza sanitaria in atto, il segretario della Cei ha affermato: “L’esperienza di questi mesi fa vedere come la Chiesa italiana si sia impegnata molto in un cammino di prossimità, non solo attraverso la Caritas, ma attraverso tantissimi italiani che si fanno prossimi alle situazioni di difficoltà, verso le persone più deboli e colpite dalla crisi”. “Siamo stati capaci di andare incontro alle difficoltà, non solo economiche, che la pandemia sta accentuando”, ha proseguito Russo, assicurando, a nome della Cei, che

“l’impegno della Chiesa italiana a favore delle persone svantaggiate continuerà, soprattutto riguardo alle famiglie che sono state maggiormente colpite dalla crisi”.

“Dopo quelli dell’anno scorso – ha aggiunto il segretario generale della Cei – abbiamo deciso ulteriori stanziamenti straordinari per le situazioni di difficoltà. Da parte dei vescovi, nel Consiglio permanente, è arrivata la proposta di aiutarci tra comunità, affinché le diocesi che hanno minori difficoltà possano aiutare quelle che si trovano in una situazione di crisi più grave”. Alla prossima Assemblea generale di maggio, ha annunciato Russo, “verrà proposto uno stanziamento di 60 milioni di euro su tutto il territorio nazionale: saranno coinvolte tutte le diocesi,  nel segno della sinodalità”.

Quanto agli ormai imminenti  riti e le celebrazioni pasquali, mons. Russo ha garantito che “continueranno a svolgersi in sicurezza, secondo le indicazioni condivise col governo, che dicono che il sistema sta funzionando, nel rispetto della salute di tutti”.

“Tutte le comunità parrocchiali – ha fatto notare il segretario generale della Cei – hanno corrisposto alle indicazioni di sicurezza, dovute alla pandemia in corso, e hanno continuato a celebrare nel rispetto delle norme. I risultati sono stati molto incoraggianti”.

Le indicazioni per i riti e le celebrazioni pasquali, dunque, “riprendono quello che si è fatto in questi mesi”: “La Pasqua è un momento di incontro importante per la comunità cristiana. C’è una salute del corpo, che va curata, ma certamente va sostenuta anche dalla salute dello spirito”.

Tra gli altri temi trattati dal Cep, il lavoro, la denatalità, la povertà educativa e l’importanza della campagna vaccinale, “da sostenere e implementare”. Il cammino sinodale, chiesto dal Papa alla Chiesa italiana, e in particolare le sue modalità di attuazione e dei tempi di realizzazione, sarà oggetto di discussione durante la prossima Assemblea generale, che dovrebbe svolgersi a Roma dal 24 al 27 maggio 2021. Il convegno di Bari sul Mediterraneo, svoltosi nel febbraio 2020, è stata la prima tappa di un progetto da proseguire, anche per “superare le crisi che stiamo vivendo” grazie allo scambio e l’aiuto fraterno fra le Chiese.

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Fonte: Sir