Corea: arcivescovo Hee-joong (presidente vescovi), “pronti a collaborare con la Corea del Nord in campo umanitario. Il dialogo continui”

Mistero su tutto: sullo stato di salute del leader nordcoreano Kim Jong-un che non compare in pubblico dall’11 aprile e pare abbia subito un intervento cardiovascolare per problemi di obesità, il troppo fumo e l’eccesso di lavoro. Ma anche sulla lettera inviata al presidente Usa Donald Trump. Una cosa però è certa. La Chiesa cattolica sudcoreana ha proposto alla Corea del Nord di essere disponibile a collaborare per la lotta contro il Coronavirus.

Corea: arcivescovo Hee-joong (presidente vescovi), “pronti a collaborare con la Corea del Nord in campo umanitario. Il dialogo continui”

Non abbiamo informazioni certe sulla situazione della pandemia in Corea del Nord”, dice al Sir mons. Igino Kim Hee-joong, l’arcivescovo di Gwangju e presidente della Conferenza episcopale coreana. “Ma siamo sempre pronti a collaborare con la Corea del Nord in campo umanitario. Ad oggi comunque non abbiamo ancora ricevuto risposta”. Ciò che sta a cuore all’episcopato cattolico è che proseguano e anzi migliorino le relazioni tra il Nord e Sud Corea, alla luce soprattutto della “grande vittoria” – dice l’arcivescovo Hee-joong – che ha ottenuto il partito del governo alle recenti elezioni per la composizione del parlamento. Si sono tenute il 15 aprile scorso e il Partito democratico coreano (Pdk) del presidente Moon Jae-in e l’alleato Partito Piattaforma sono riusciti ad ottenere 180 seggi sui 300 dell’Assemblea nazionale, la più ampia maggioranza dalla transizione della Sud Corea a un sistema democratico dal 1987. “Tra loro – dice l’arcivescovo – 80 sono cattolici”. Sorprendente è stata l’affluenza al seggio: malgrado il Covid 19, hanno partecipato al voto il 66,2% della popolazione facendo così registrare la più alta affluenza degli ultimi 28 anni. Un successo che a detta di tutti gli osservatori politici, anche internazionali (come il nostro Ispi), sia dovuta all’efficace risposta del governo alla pandemia. Dopo gli storici incontri del 2018, “penso che il leader nordcoreano Kim Jong-un possa cominciare il dialogo con il presidente Moon Jae-in perché il governo è stabilizzato”. L’auspicio del presidente dei vescovi è che anche le relazioni tra Corea del Nord e la presidenza Trump proseguano sulla via del dialogo.

Riguardo poi alla situazione del Coronavirus in Corea del Sud, l’arcivescovo di Gwangju conferma che alcune persone guarite dal virus si sono ammalate di nuovo. “Alcuni dicono che gli anticorpi degli ammalati sono diventati deboli. Si presume anche che ci siano stati degli errori nei controlli”. Sta di fatto che “abbiamo paura che sia in atto una mutazione del virus”. L’allerta è ancora alta e quanto avvenuto a Singapore dove una nuova ondata di casi sta mettendo in ginocchio il paese, rappresenta un monito per tutta l’area.  Per questo l’invito della Conferenza episcopale coreana è sempre stata fin dall’inizio quella di seguire “per il bene e in solidarietà con tutti” le linee guida del governo relative alla prevenzione contro l’epidemia. Anche qui e da molte settimane ormai, le messe vengono celebrate via web, in attesa di capire come e quando ricominciare l’attività pastorale normale. Quello che preoccupa i vescovi coreani è anche l’impatto che il Coronavirus sta avendo sull’economia. “Molti hanno perso i posti di lavoro e l’economia rallenta”, confida mons. Kim Hee-joong. “Molti preti delle diocesi hanno raccolto fondi per aiutare i poveri, e anche il governo ha deciso di stanziare aiuti per rilanciare l’economia stagnante”. Nel messaggio per il 1° maggio, la Commissione Giustizia e Pace della conferenza episcopale coreana scrive: “I poveri sono quelli che soffrono di più, ogni volta che scoppia una crisi ecologica o un disastro causati dall’avidità umana. Lavoratori quotidiani e non regolari, proprietari di piccole imprese, agricoltori e lavoratori stranieri”. “Ricordiamo che la cultura dello scarto, che sfrutta le persone come prodotti usa e getta, è una fonte di infezione molto più fatale dei virus”.

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Fonte: Sir