Gaza: Da Silva (parroco) al Sir, “Israele nega permessi ai cristiani. Pregate per noi che stiamo soffrendo”

Venti di guerra su Gaza dove la piccola comunità cristiana – circa 1000 fedeli di cui poco più di 130 i cattolici – si appresta a vivere la Pasqua con “grande paura”. A raccontare al Sir lo stato d’animo dei gazawi è padre Mario Da Silva, parroco della comunità latina della “Sacra Famiglia”, sita nel quartiere orientale di al-Zeitun. 

Gaza: Da Silva (parroco) al Sir, “Israele nega permessi ai cristiani. Pregate per noi che stiamo soffrendo”

“Da più parti – spiega il parroco di origini brasiliane – si dice che si sta preparando una nuova guerra e, per questo, cresce la paura. Gli animi non sono tranquilli”.

“Alla tensione palpabile si aggiunge un ulteriore problema - spiega padre Mario Da Silva, parroco della comunità latina della "Sacra Famiglia" nel quartiere di al-Zeitun - Israele non ci ha concesso i permessi (si parla di 600 permessi, ndr.) per uscire dalla Striscia e andare a Gerusalemme e nei Territori per pregare per la Pasqua. La ragione di questa decisione – aggiunge padre da Silva – risiede nel fatto che 21 persone che erano uscite con i permessi per Natale dello scorso anno non sono rientrate a Gaza. Pertanto fin quando non faranno rientro nella Striscia, Israele non concederà permessi. E dubito che ciò accadrà. Fino ad oggi non abbiamo permessi”.

Con questo clima che si respira adesso a Gaza difficile prevedere come santificare il Triduo pasquale. Celebreremo tutte le funzioni all’interno ma non so quanti fedeli troveranno la forza per uscire e venire in chiesa. SoprattuttoVenerdì Santo. Il venerdì è giorno di preghiera per i musulmani e sono attese delle forti proteste, è prevedibile che molti dei nostri fedeli non si muoveranno da casa”.

Ma sarà Pasqua lo stesso a Gaza.

Padre Da Silva lo ribadisce nel suo appello ai cristiani nel mondo: “Io e la mia comunità vogliamo inviare i nostri auguri di Pasqua di Resurrezione a tutti i nostri fratelli nel mondo, con una richiesta: pregate per noi che stiamo soffrendo con Cristo. Vogliamo risorgere con Lui per avere una vita nuova. Dio vi benedica tutti e pregate per noi. Noi offriamo le nostre sofferenze per il bene del mondo e per tutti voi!”.

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Fonte: Sir