Monte Berico. Maria della misericordia. Quello vicentino è il più noto santuario mariano del Veneto

Quello vicentino è il più noto santuario mariano del Veneto, progettato dal Palladio a pianta centrale come la Rotonda

Monte Berico. Maria della misericordia. Quello vicentino è il più noto santuario mariano del Veneto

Un luogo di arte e fede come il santuario di Monte Berico è una delle mete mariane di pellegrinaggio più amate dai veneti. Non sono rari i gruppi che, in tutti i mesi dell’anno, vi giungono a piedi camminando di notte, anche partendo da Padova.

Il santuario fu eretto nel luogo dove la Madonna apparve, il 17 marzo 1426, a Vincenza Pasini, un’anziana salita al colle a portare la colazione al marito: a lei annunciò la liberazione dalla peste se i vicentini avessero costruito una chiesa al suo nome. Un piccolo sacello fu però eretto solo dopo una seconda apparizione, avvenuta il 1° agosto 1428, e la promessa fu mantenuta.

Il santuario, costruito poco dopo, fu ampliato nel tempo fino alla forma attuale, che risale al 1703. Custode del santuario fin dal 1435 è l’ordine dei Servi di Maria. La vera visita inizia dal lungo porticato in salita, ben noto ai pellegrini per i quali rappresenta l’estrema fatica prima dell’arrivo: è lungo 700 metri e fu eretto da Francesco Mattoni nel 1746. Si compone di 150 archi a gruppi di dieci, e simboleggia gli, allora, quindici misteri del Rosario e le 150 Ave Maria. Va percorso pregando.

La pianta della chiesa ricorda la vicina Rotonda del Palladio: in effetti, il progetto si deve proprio al grande architetto padovano, vicentino d’adozione, anche se a realizzarlo fu il Borella. Il significato? La chiesa ha più di una facciata perché tutti gli ingressi che portano a Dio sono uguali e così, di fronte a lui, lo sono tutte le persone che vi accedono.

Tra le opere d’arte vanno notate la grande tela sopra l’arco del presbiterio, opera del Carpioni (1651),  la Pietà (1505) di Bartolomeo Montagna a sinistra dell’altare; molto amata dai fedeli è la tela del francese Francesco Menageot nell’altare della Madonna degli Angeli (1796). Dietro l’altare maggiore vi è un medaglione d’argento presso il quale i fedeli sostano in preghiera poggiandovi sopra le mani. Nella sacrestia è custodita un’altra opera del Montagna, mentre l’antico refettorio è nobilitato da un grande affresco di Paolo Veronese (1572) e da tele di Alessandro Maganza. La statua della Madonna conservata sull’altare è la Madre della Misericordia, e fu realizzata nel 1430: i suoi occhi luminosi non giudicano ma accolgono, come il manto e le mani aperte, perché la misericordia tiene aperte le mani. Le labbra sono socchiuse perché la misericordia sussurra, non urla e non si impone.

La sua festa patronale è l’8 settembre

La basilica di Monte Berico è meta di pellegrinaggi soprattutto la prima domenica di ogni mese, secondo l’indicazione data dalla Madonna stessa fin dalla prima apparizione (la festa patronale è invece l’8 settembre). Anche in questo periodo vi sono celebrazioni tutto il giorno. È possibile confessarsi nella penitenzieria inaugurata nel 1972.

Da non perdere a Vicenza. Un biglietto unico per vedere cinque luoghi tiepoleschi

Un percorso per ammirare le opere di Giambattista Tiepolo nel territorio vicentino, nell’anno in cui si celebra il 250° anniversario dalla scomparsa. E nel vicentino Tiepolo fu particolarmente prolifico, tanto che il progetto propone un percorso in cinque tappe: si parte dal centro storico di Vicenza con i palazzi Chiericati e Barbaran Da Porto, si sale poi sulla collina di San Bastiano per ammirare villa Valmarana ai Nani, ci si inoltra quindi nel verde della campagna alle porte della città dove si erge villa Zileri Motterle per arrivare, ai piedi dei Berici, alla maestosa villa Cordellina Lombardi.

Il percorso è accessibile con un biglietto unico: una sinergia tra pubblico e privato per un progetto che il Covid-19 ha solo rinviato, ma alla fine è riuscito a partire. E la sostanza c’è: tre opere a palazzo Chiericati (foto), sette affreschi a palazzo Barbaran Da Porto e sette stanze interamente affrescate negli edifici di villa Valmarana ai Nani, ben dodici gli affreschi a villa Zileri Motterle e, infine, un salone d’onore affrescato a villa Cordellina Lombardi.

Il biglietto unico è valido fino al 31 maggio 2021, con possibilità di suddividere le visite in momenti diversi. Costa 19 euro (15 per ragazzi 12-24 anni e gruppi di almeno 15 persone, 11 per gli studenti, gratis sotto gli 11 anni); il biglietto famiglia, 52 euro, comprende 2 adulti e 2 ridotti. È possibile acquistarlo nelle biglietterie delle tre ville e all’ufficio Informazioni Turistiche di piazza Matteotti, grazie alla collaborazione con il Consorzio Turistico Vicenza è. Info sul sito www.tiepolo250.it

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)