Papa Francesco: a La Gazzetta dello Sport, “Olimpiadi rappresentino il segno di una partenza nuova, con il cuore nuovo”

“Le Olimpiadi, di cui ho sempre apprezzato il desiderio innato di costruire ponti invece che muri, possono rappresentare anche simbolicamente il segno di una partenza nuova e con il cuore nuovo”.

Papa Francesco: a La Gazzetta dello Sport, “Olimpiadi rappresentino il segno di una partenza nuova, con il cuore nuovo”

Lo dice Papa Francesco in una intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, nella quale risponde ad una trentina di domande, tra cui una sulle Olimpiadi 2020 di Tokyo rinviate al 2021 a causa della pandemia  “Chiediamo al Signore la grazia di poterci avviare verso un anno di ripartenza di tutto – afferma il Papa -. Penso, ad esempio, al dramma della mancanza di lavoro e della conseguente sempre maggiore disparità tra chi ha e chi ha perso anche quel poco che aveva”. All’inizio dell’esperienza delle Olimpiadi, ricorda, “si prevedeva addirittura la tregua dalle guerre nel tempo delle competizioni. Ogni quattro anni, il mondo ha la possibilità di fermarsi per chiedersi come sta, come stanno gli altri, qual è il termometro di tutto. Non per nulla certe gesta olimpiche sono diventate simbolo di una lotta: pensiamo al razzismo, all’esclusione, alla diversità.

Celebrare le Olimpiadi è una delle forme più alte di ecumenismo umano, di condivisione della fatica per un mondo migliore”. Riflettendo poi sul termine “sacrificio” (che lo sport spartisce con la religione) il Papa osserva: “A nessuno piace fare fatica perché la fatica è un peso che ti spezza. Se, però, nella fatica riesci a trovare un significato, allora il suo giogo si fa più lieve. L’atleta è un po’ come il santo: conosce la fatica ma non gli pesa perché, nella fatica, è capace di intravedere oltre, qualcos’altro. Trova una motivazione, che gli permette non solo di affrontare la fatica ma quasi di rallegrarsi per essa: senza motivazione, infatti, non si può affrontare il sacrificio. Il sacrificio, poi, richiede disciplina perché possa diventare successo. Penso, ad esempio, alla specialità del getto del peso: non è il peso, il carico, che ti fa cadere, ma come lo porti e lo lanci. Se non resti concentrato sull’obiettivo e non hai una motivazione forte, il peso ti sbilancia e ti farà cadere a terra”.

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Fonte: Sir