Diocesi

La formazione parte dalla liturgia per arrivare alla liturgia Per prendere parte al mistero di Dio per via simbolica è necessario realizzare percorsi che aiutino a non ridurre il rito a concetto. Serve fare bene ciò che va fatto

Chi è il seminarista oggi? Quale il prete di domani? Per quale Chiesa? Quali strumenti per la formazione? Queste le domande centrali emerse dall’Incontro nazionale dei rettori dei Seminari d’Italia e dei responsabili delle Comunità propedeutiche, tenutosi a Siena dal 25 al 28 luglio. Il titolo dell’evento richiama le parole di Santa Caterina da Siena: “Entriamo nella profondità di questo pozzo”, per ascoltare su quale strada lo Spirito chiede di incamminarsi per formare i futuri preti, alla luce della realtà sociale ed ecclesiale in così veloce evoluzione.

L’eucaristia è molto più di una semplice cena. Il mistero della morte si fa presente in mezzo a noi e Gesù ci dona la risposta: la Risurrezione. La Cena del Signore: Cena o sacrificio? La pietra e la mensa sono significati inseparabili dell’altare perché indicano il sacrificio del Calvario e la comunione di Cristo con l’umanità intera

Qual è il rapporto tra Chiesa e Caritas? Attorno a questa domanda si è sviluppato l’intervento di mons. Pierangelo
Sequeri, teologo e musicista, al 42° convegno delle Caritas diocesane, che si è tenuto a fine giugno a Rho. Mons. Sequeri: «Se c’è un guado per percorrere oggi la strada della testimonianza cristiana, solo Caritas può trovarlo. Ma non senza rapporto con la Chiesa»