Diocesi

Sarà la pandemia che ci sovrasta ancora, sarà il rigido autunno che volge al termine, sarà l’espressione distratta e rassegnata che si legge negli occhi di volti mascherati sul bus o al bar o negli ambienti di lavoro, ma quest’anno il Natale ha davvero un sapore un po’ strano.

Ero tentato di scrivere il tweet di questo mese sulle improvvide linee guida (32 pagine di autodefinita “comunicazione inclusiva”) di tale prima ignota (a me, ma su questo siamo pari) Commissaria europea all’uguaglianza.

Tra i giovani d’oggi, il tema ambientale è senz’altro di grande attualità, come testimonia ad esempio il fatto che il mondo studentesco padovano si sia nei mesi scorsi mobilitato contro la cementificazione del giardino del liceo Modigliani, arrivando a coinvolgere un gran numero di studenti e portando nel suo piccolo a una vittoria.

Oggi, durante l’udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, papa Francesco ha autorizzato la medesima congregazione a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della venerabile serva di Dio Maria Carola Cecchin (al secolo Fiorina), religiosa professa della congregazione delle Suore di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, nata il 3 aprile 1877 a Cittadella (Padova) e morta sul piroscafo mentre rientrava dal Kenya in Italia il 13 novembre 1925.

Nella domenica Gaudete, la domenica della gioia, il vescovo Claudio ha celebrato l’eucaristia – alle 12 nella chiesa degli Eremitani – con il mondo della cultura e dell’arte della città di Padova e con la comunità parrocchiale. È stata la terza tappa del suo “viaggio” – dopo quelle con i sacerdoti anziani del Cenacolo di Montegalda (28 novembre) e le cooperative sociali del vicariato di Selvazzano (5 dicembre) – per condividere, e “amplificare”, il messaggio scelto dalla Diocesi per vivere il tempo di Avvento: “Verso un noi sempre più grande”.