Si sono incontrati per la prima volta domenica 25 ottobre i giovani del percorso “Chiama la missione”, pensato per i giovani rientrati da esperienze missionarie brevi come quelle di “Viaggiare per condividere”.
Diocesi
Si svolgerà a Casa Sant’Andrea a Rubano, domenica 29 novembre dalle 9 alle 18, il primo incontro del nuovo anno del Gruppo vocazionale diocesano, nel pieno rispetto di tutte le normative anti-Covid.
Il seminario di Padova forgiò non solo teologi e biblisti, ma anche orientalisti, storici, antichisti, matematici e uomini di scienza, grecisti e – soprattutto – latinisti. La novità, che permette di parlare di rifondazione da parte di san Gregorio fu di averlo voluto come un luogo di formazione specializzata per i futuri preti. Un seminario che oggi diremmo “maggiore”
È pronta a ripartire anche quest’anno la FISP, scuola di Formazione all’impegno sociale e politico della Diocesi di Padova, che già nelle premesse aveva valutato alcune novità, tra cui la forma mista – in presenza e on line – e una modalità “diffusa” nel territorio. Le esigenze di contenimento del contagio hanno spinto a convertire on line (fino a differenti disposizioni) anche gli appuntamenti previsti in presenza. Filo conduttore di quest’anno è Il valore del presente nel futuro.
Secondo appuntamento giovedì 5 novembre (ore 17.30-19.30): dialogo civile con Giovanni Grandi, Gregorio Arena, Cinzia CanaliSocietà civile: tra partecipazione inclusiva e solidarietà Iscrizione su link: bit.ly/2Gy9RN2
Anniversari. Anche se questo non è tempo di grandi celebrazioni, non si può dimenticare una data importante: il 4 novembre 1670. Viene rifondato, a opera di san Gregorio Barbarigo, il seminario di Padova... che aveva visto la luce nel 1569. «Rileggendo la storia di questi 350 anni di vita ho ritrovato le radici, i cromosomi e le caratteristiche proprie del seminario di Padova». Di ogni tempo...
C’è tanta sofferenza e tanto bisogno di vicinanza, in questo tempo di “distanziamento” reso necessario dalla pandemia. La Chiesa di Padova si sente interpellata dall’emergenza che sta avanzando e vuole porre un piccolo segno ecclesiale per invitare tutti i cristiani e le comunità a stare vicini a chi si trova coinvolto dalla sofferenza: ammalati, familiari, operatori sanitari.
2 novembre. Commemorazione dei fratelli defunti. Consapevoli delle fragilità ma aperti alla speranza
La commemorazione dei defunti in questo anno particolare assume significati diversi sfumature particolari, aiuta ad avere uno sguardo che sia di speranza, di consapevolezza della fragilità della vita umana. Tre i verbi che la caratterizzano: ricordare, ringraziare e chiedere. In tante comunità cristiane è vivo il bisogno di dare un saluto a chi è morto durante il lockdown, perché è importante poter vivere un momento comunitario di saluto e preghiera, di ricordo.
Nella Gaudete et exsultate papa Francesco descrive il rapporto tra “eucaristia e santità”. Sono due, in particolare, le parole scelte: accoglienza a trasformazione. Nutriti dall’Eucaristia, generiamo...
Viene aggiornato da anni di mese in mese, sul sito Internet della Caritas diocesana di Padova, all’indirizzo www.caritas.diocesipadova.it/agevolazioni, il documento relativo ai contributi e alle agevolazioni che gli enti pubblici, dai Comuni allo Stato passando per la Regione, pensano per le famiglie in difficoltà.
In vista della chiusura della missione in Ecuador dal prossimo gennaio, comincia in questo numero il percorso di sei puntate sulla realtà missionaria portata avanti dalla Diocesi di Padova per 63 lunghi anni. Il primo è il racconto di Alessandro Brunone e Francesca Lo Verso, missionari fidei donum rientrati ad agosto.
Il gruppo scout Sant’Elena 1 ha inaugurato la nuova sede, già troppo piccola per accogliere una “famiglia” sempre più numerosa. In poco più di due anni, il gruppo ha accolto 60 ragazzi da vari paesi della Bassa Padovana. «L’obiettivo è formare buoni cittadini e buoni cristiani» – afferma il capogruppo Sante Toso.
Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, lunedì 2 novembre, commemorazione dei fedeli defunti, celebrerà la santa messa in cimitero Maggiore a Padova alle ore 15, ricordando in particolare i morti a seguito della pandemia.
Abbandonata da decenni, diventerà luogo espositivo aperto a tutti. Ritrovati antichi affreschi forse del Guariento
La Pastorale giovanile, verificate le esperienze positive dell’estate scorsa, rilancia la formazione per i responsabili. «Perché il grest sia di tutta la comunità»