Diocesi

Domenica 24 novembre si fa festa per i 25 anni del Saint Martin, realtà a cui la Chiesa di Padova è fortemente legata. A Nyahururu – nel nord del Kenya – si occupa delle persone più vulnerabili con un approccio dal basso che parte dalla comunità.

Per il nono anno consecutivo la Diocesi di Padova continua nel suo percorso di trasparenza e comunicazione sull'utilizzo delle risorse utilizzate (bel 171 milioni nel 2023). Ma la presentazione del bilancio quest'anno è stato significativo per il passaggio di testimone tra l'economa diocesana, che a gennaio andrà in pensione, e sarà sostituita dal nuovo economo Giovanni Bottecchia, commercialista, e dal nuovo responsabile amministrativo, avv. Alessandro Perego.

Nei giorni scorsi sono comparsi sulla stampa locale alcuni articoli riferiti all’ormai annosa vicenda che vede “contrapposti” il Comune di Selvazzano e l’ente Seminario in merito alla pretesa dell’amministrazione comunale, avanzata nel 2014, di pagare ICI, IMU e TASI sull’ex Seminario di Tencarola per le annualità d’imposta 2008-2018.

Hanno ricevuto un caldo "abbraccio diocesano" i 27 fedeli servitori a cui il vescovo Claudio – in una gremita basilica di Santa Giustina per la messa in occasione del patrono della Diocesi, san Prosdocimo – ha detto grazie per il servizio che hanno reso alla Chiesa di Padova. 

Questa solennità si ripete di anno in anno. Indica l’origine della nostra Chiesa diocesana e ci fa risalire, con la memoria e se possibile con il cuore, ai primi momenti quando qualcuno ha cominciato a dire “Gesù”, “Vangelo”, “Risurrezione”, Spirito Santo, Comunità, Chiesa… Eternità… Singole parole cristiane, poi pensieri e sentimenti, poi riflessioni, storie, testimonianze di vita…; si accese nei primi secoli un piccolo fuoco: erano i tempi di santa Giustina, di san Daniele, di san Prosdocimo, e da lì un fuoco sempre più grande, un fuoco che cresceva con il crescere del numero di cuori che accoglievano la Parola del Vangelo.