Agna. Incontro alle fragilità con il sostegno sociale parrocchiale. Buona la risposta, nelle parrocchie dell'up, al Sostegno sociale parrocchiale

L’up di Agna ha aderito al Sostegno sociale parrocchiale. In una settimana la comunità ha già raccolto 2.500 euro, in aggiunta ai 4.200 ricevuti dalla diocesi. Due i casi emersi finora di “nuove povertà” figlie dell’emergenza Covid. Il parroco moderatore don Raffaele Coccato: «L’attenzione rimane alta per intercettare altre fragilità. La carità non si ferma». 

Agna. Incontro alle fragilità con il sostegno sociale parrocchiale. Buona la risposta, nelle parrocchie dell'up, al Sostegno sociale parrocchiale

La pandemia ci ha costretti a rallentare ma «la carità non si ferma». Lo sa bene l’unità pastorale di Agna, che ha scelto proprio questo slogan per sensibilizzare le sue quattro comunità (Agna, Borgoforte, Frapiero e Prejon) a tendere la mano ai “nuovi poveri” della crisi causata dall’emergenza Covid. L’up ha aderito alla proposta diocesana del Sostegno sociale parrocchiale, chiedendo un contributo di 4.200 euro in base al numero complessivo di abitanti. L’impegno morale è quello di raddoppiare la cifra erogata, così da creare un fondo per sostenere le famiglie in difficoltà con interventi che vanno dai buoni spesa al pagamento delle utenze, alle spese sanitarie e scolastiche.

L’iniziativa è piaciuta subito agli organismi pastorali. «Ci è sembrato un cambio di mentalità importante: non dobbiamo aspettare che siano le persone a bussare alla porta ma, come comunità, siamo chiamati ad accorgerci dei loro bisogni – spiega il parroco moderatore don Raffaele Coccato – È un progetto importante perché ci ricorda che la carità è al centro del nostro essere cristiani». L’up ha già raccolto 2.497 euro, grazie a una colletta straordinaria organizzata a metà novembre e pubblicizzata sia con volantini cartacei, sia con una campagna social. Il messaggio ha raggiunto anche chi normalmente non frequenta la chiesa. La risposta è stata tempestiva e generosa, tanto che il raddoppio non sembra poi così lontano: in una sola settimana è stato raccolto molto più di quanto di solito arriva in un anno per la Caritas.

«Adesso abbiamo la responsabilità di usare bene questi soldi» afferma il parroco. Sono già due le situazioni di difficoltà individuate: un commerciante che non riesce più a mandare avanti il suo negozio e una famiglia che ha dovuto affrontare grosse spese sanitarie impreviste. A occuparsi del progetto (che durerà fino a giugno del 2021) sarà un’équipe di operatori pastorali. «Stiamo mantenendo alta l’attenzione per intercettare altre fragilità – conclude don Raffaele Coccato – e valuteremo anche l’altra opzione proposta dal Sostegno sociale parrocchiale, cioè percorsi strutturati di accompagnamento per le famiglie in difficoltà. Questa sensibilità nuova, che consiste nel farsi carico delle fragilità altrui, ha bisogno di tempo per sedimentarsi». 

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Parole chiave: up Agna (1), sostegno sociale parrocchiale (2), carità (245)