Alla Madonna dell’Olmo, a Thiene, la domanda del Sinodo. Qual è il tuo sogno di Chiesa?

Alla Madonna dell’Olmo, a Thiene, si è scelto di far proseguire la positiva esperienza dei gruppi sinodali di ascolto con un’assemblea aperta a tutti. Numerosi gli spunti raccolti per il futuro

Alla Madonna dell’Olmo, a Thiene, la domanda del Sinodo. Qual è il tuo sogno di Chiesa?

L’esperienza dei gruppi sinodali di ascolto prosegue a Thiene, nella parrocchia- santuario della Madonna dell’Olmo. La comunità si è ritrovata a inizio mese in un’assemblea generale che ha rappresentato un prosieguo naturale degli incontri tenuti durante l’esperienza sinodale dei mesi scorsi, per affrontare un’ulteriore riflessione attorno al significato di Chiesa e sulla vita di fede.

«Abbiamo pensato a questo appuntamento insieme ai facilitatori e al consiglio pastorale – spiega il parroco, fra Dario Zardo – e lo abbiamo intitolato “La Chiesa che ‘sono’ e la Chiesa che ‘sogno’”. È stato un incontro che si è svolto nella semplicità, iniziato con l’invocazione dello Spirito Santo e la lettura del brano degli Atti degli apostoli in cui si racconta dei primi cristiani, di quanto fossero perseveranti nella preghiera, nello spezzare il pane, nella comunione. È seguita una breve introduzione sull’importanza dell’essere Chiesa, evidenziando come il Nuovo Testamento sia stato redatto dalla Chiesa, oggi rappresentata da noi, chiamati a rendere attraente Gesù Cristo al mondo d’oggi. Nella misura in cui la nostra fede diventa ecclesiale, credo diventi autentica, concreta e comunionale». Il santuario Madonna dell’Olmo è retto dai frati cappuccini ed è anche parrocchia per i cristiani che lì risiedono. È luogo molto visitato da chi vive nelle comunità limitrofe, perché votato all’accoglienza spirituale e alla fraternità come sottolineato dallo stesso vescovo Claudio durante la visita pastorale del 2019. Alla serata di approfondimento sul ruolo della Chiesa hanno partecipato una settantina di persone, di età molto diverse, dai 15 ai 70 anni. Successivamente alla preghiera iniziale, sono stati formati alcuni gruppi di lavoro e consegnate cinque domande: quando senti/leggi la parola Chiesa, a chi/che cosa pensi? C’è un’immagine della Bibbia che secondo te esprime bene cos’è la Chiesa? Come dovrebbe essere la Chiesa che sogni per il nostro tempo? Quale pensi sia oggi il tuo posto dentro la Chiesa? Senza esperienza ecclesiale sarebbe diversa la tua vita? I partecipanti, dopo l’attività di confronto e riflessione svoltasi nel centro parrocchiale, si sono ritrovati in chiesa per un momento conclusivo.

«Quanto emerso durante quella serata – commenta Giuseppe Bedin, vicepresidente del consiglio pastorale – sarà oggetto di ulterioreriflessione in consiglio per la vita pastorale della parrocchia. Da un lato, infatti, abbiamo trovato delle conferme, dall’altro sono emerse proposte nuove e suggerimenti ulteriori su cui lavorare per impostare gli obiettivi futuri. È stata un’esperienza bella, che ci ha aiutato molto come comunità. Abbiamo percepito il bisogno e la voglia delle persone di parlare, confrontarsi, offrire il loro punto di vista».

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