Amore e giustizia voglio cantare. Giovedì 11 marzo convegno on line con Facoltà teologica del Triveneto e Facoltà di diritto canonico San Pio X

Rapporto tra teologia e diritto. Facoltà teologica del Triveneto e Facoltà di diritto canonico San Pio X di Venezia promuovono un convegno on line, giovedì 11 marzo, “alla luce dei dibattiti suscitati da Amoris laetitia” Iscrizioni entro il 4

Amore e giustizia voglio cantare. Giovedì 11 marzo convegno on line con Facoltà teologica del Triveneto e Facoltà di diritto canonico San Pio X

Saper declinare amore e giustizia nella relazione pastorale è ciò che attesta la fedeltà all’uomo di una Chiesa orientata alla promozione delle persone, rispettate nei tempi e nei modi delle loro vite. Tale fatica appare una delle profezie della Chiesa nel mondo contemporaneo. D’altra parte, se il diritto canonico sa farsi attento alle situazioni pastorali concrete, anche con prassi nuove e linguaggi comprensibili agli uomini del nostro tempo, la teologia pastorale, partendo dalla prassi e dalle nuove sensibilità, può offrire strumenti interessanti al costante rinnovamento della scienza canonistica.

Su questi nodi cruciali Facoltà teologica del Triveneto e Facoltà di diritto canonico San Pio X di Venezia lavorano insieme da tempo, a partire dal percorso avviato nel 2017 per offrire alle Chiese del Triveneto un contributo sul tema "Il servizio della Chiesa verso le ‘famiglie ferite’". Il corso, tenuto presso la sede della Conferenza episcopale Triveneto, in due edizioni ha coinvolto 140 iscritti, singoli e famiglie, per lo più già attivi nell’accompagnare coppie cristiane segnate da un legame matrimoniale spezzato.

«In non pochi casi l’unione matrimoniale, anche quella sigillata davanti a Dio e alla comunità cristiana, era risultata “fallimentare” con notevoli conseguenze per la vita personale e per la vita dei figli – spiega mons. Giuliano Brugnotto, docente di diritto canonico alla Facoltà San Pio X – Con la celebrazione di due sinodi dei vescovi sulla famiglia, papa Francesco aveva invitato la Chiesa ad accogliere queste situazioni ravvivando la missione di annuncio evangelico – il vangelo della misericordia – da parte dell’intera comunità cristiana. Il papa considerava la questione a partire dalla realtà per illuminarla con la Parola di Dio. In questo modo si poteva superare la percezione diffusa di giudizio negativo nei confronti di tante persone in questa condizione ferita».

Dalla “pratica” di quel percorso – dove teologi, canonisti e pastoralisti delle due facoltà sono intervenuti per qualificare gli operatori pastorali – si passa ora alla “teoria”, con un convegno che intende mettere a fuoco le questioni più rilevanti sotto un titolo evocativo "Amore e giustizia voglio cantare: la giustizia profezia della Chiesa. Il caso del rapporto tra teologia e diritto alla luce dei dibattiti suscitati da Amoris laetitia", che si svolgerà on line l’11 marzo. «Si tratta di comprendere come l’esperienza dell’amore uomo-donna possa ricevere luce dall’insegnamento di Gesù – afferma Brugnotto – L’annuncio evangelico sull’amore umano è capace di fecondare ogni realtà sociale e ogni cultura. In questo nostro tempo è necessario vivere l’audacia dell’annuncio anche con nuove prassi ecclesiali. Il corso ha permesso di rileggere vicende coniugali e familiari e ha offerto l’opportunità di accogliere la testimonianza di coppie "ferite", ma desiderose di continuare a camminare nella fede con una presenza e un impegno nella comunità cristiana».

Ecco allora che la relazione pastorale «non può avere come prima mediazione la legge o la disciplina ecclesiastica, ma l’ascolto di ciò che il soggetto ha vissuto, il racconto dei “tempi” della sua vita – chiarisce don Giuseppe Mazzocato, docente di teologia morale alla Facoltà teologica del Triveneto – Questo è un approccio obbligato e nessuna esigenza disciplinare può bypassarlo, perché si tratta di corrispondere al dato antropologico, alla condizione umana. In altri termini, nella relazione pastorale con le persone occorre porre molta attenzione all’aspetto motivazionale prima che alla conformità dell’atto alla legge». In questo contesto si pongono il discernimento e la carità pastorale, la capacità di «aiutare la persona a discernere i tempi della conversione, facendo sì che il Bene divenga il bene della persona».

Situazioni nuove si presentano sempre più spesso nelle comunità cristiane, come quelle dei divorziati uniti in una nuova unione più felice della precedente risultata fallimentare. «È stato necessario assumere atteggiamenti nuovi verso questi cristiani – sottolinea Brugnotto – Pastori e comunità cristiane sono chiamate a farsi carico della nuova realtà evitando sia il giudizio sia l’indifferenza come pure il facile irenismo. La disciplina della Chiesa si deve interrogare su come vivere una accoglienza inclusiva di queste situazioni anche con la partecipazione attiva negli organismi di corresponsabilità e nella ministerialità».

L’invito espresso in Amoris laetitia da papa Francesco è quello di superare una sorta di generalizzazione della dottrina e della norma per farle entrare nella concretezza dei cammini personali. «Occorre affrontare – conclude Brugnotto – la fatica di adeguare (che non significa adattare) la norma al caso concreto. In questo la Chiesa è profezia anche nei confronti di un mondo globalizzato che sembra omologare persone e situazioni».

Programma

Giovedì 11, dalle 9, si terrà in modalità on line il convegno “Amore e giustizia voglio cantare: la giustizia profezia della chiesa. Il caso del rapporto tra teologia e diritto alla luce dei dibattiti suscitati da Amoris laetitia", organizzato da Facoltà teologica del Triveneto e Facoltà di diritto canonico San Pio X. Al mattino interverranno Giuseppe Mazzocato e Roberto Repole (sessione teologica), Miguel Ángel Ortiz e Giuseppe Comotti (sessione canonistica). Nel pomeriggio sono proposti cinque laboratori. Partecipazione gratuita con iscrizione obbligatoria entro il 4 marzo. Info: www.fttr.it e 049-8787588.

Amoris laetitia e l'accoglienza delle coppie “ferite”

Amoris laetitia apre le vie della missione e dell’annuncio verso le persone e le coppie “ferite” dal fallimento del matrimonio, perché non si sentano fuori della Chiesa. Facoltà e teologica e Facoltà di diritto canonico San Pio X si impegnano per tenere vivo e far crescere nelle Chiese del Triveneto l’invito all’integrazione promosso da papa Francesco.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)