Anguillara. Il vescovo Claudio ha celebrato le esequie di Domenico Zorzino. "La sua generosità diventi testimone per la comunità"

Anguillara. Il vescovo Claudio ha celebrato le esequie di Domenico Zorzino, il poliziotto che si è gettato nel Gorzone per salvare un anziano

Anguillara. Il vescovo Claudio ha celebrato le esequie di Domenico Zorzino. "La sua generosità diventi testimone per la comunità"

Un applauso composto e partecipato ha rotto il silenzio assordante nel quale si è rinchiusa lo scorso 8 marzo la comunità di Anguillara Veneta nel giorno dei funerali di Stato di Domenico Zorzino, il poliziotto-eroe che il 3 marzo si è gettato nel fiume Gorzone per tentare di salvare dalle acque l’anziano Valerio Buoso, a cui nella stessa giornata è stato dato l’ultimo saluto. A presiedere la liturgia funebre – alla quale ha partecipato, tra i numerosi rappresentati delle istituzioni, anche il Ministro degli Interni Matteo Piantedosi – è stato il vescovo di Padova Claudio Cipolla. «Il gesto di generosità compiuto da Domenico – ha esordito – ha interpretato un atteggiamento presente in molti di noi, forse in tutti, anche se non sempre viene espresso». L’agire del poliziotto – che per mons. Cipolla ha dimostrato come anche il bene possa fare notizia – non deve però essere trasformato in un qualcosa di eccezionale che lo distacchi dalla quotidianità. «Questi giorni – ha continuato il vescovo – sono stati un’occasione straordinaria per riconoscere come questi valori siano presenti normalmente nei nostri cuori e nelle nostre istituzioni. La pratica del bene solitamente è svolta nel silenzio; in realtà è un esercizio diffuso che, messo in evidenza, fa vibrare il nostro cuore». La sentita partecipazione al lutto sta proprio a indicare questo riconoscimento del bene che ha mosso l’azione di Domenico: «È il patrimonio di umanità depositato in ciascuno di noi che cerca sempre strade per esprimersi e venire alla luce, come la tensione di un seme che gettato a terra cerca di germogliare». L’eredità che lascia Zorzino – ovvero accettare di lavorare a servizio degli altri – diventa per il vescovo Claudio un testimone che viene consegnato alla comunità, non solo di Anguillara ma dell’intera Nazione: «Nelle difficoltà e avversità continueremo a lottare perché vinca sempre il bene, contribuendo a costruire non solo una famiglia o una persona, ma una civiltà più umana e di questo siamo debitore ai nostri giovani». E proprio alcuni coetanei del figlio Tommaso si sono stretti attorno alla famiglia, alcuni indossando anche la divisa della squadra di calcio locale, la Junior Anguillara, nella quale Domenico Zorzino si spendeva nel tempo libero a dimostrazione della sua disponibilità verso la collettività. «Con un silenzio assordante – ha sottolineato Tiziana Mezzacapo, dirigente del reparto di prevenzione e crimine, presso cui era in servizio il poliziotto – hai scritto l’ultima pagina del libro della tua vita, trascinandoci in un viaggio senza tempo, in quell’eterno abbraccio nel quale hai stretto forte a te l’uomo che hai cercato di trarre in salvo, fino all’ultimo battito del tuo cuore». Sull’immagine dei due corpi rinvenuti assieme dopo ore di ricerche si è soffermato il parroco di Anguillara, don Giampaolo Assiso: «Quell’abbraccio sia un insegnamento per tutti noi: mai divisi ma uniti, mai soli ma insieme».

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