Arzergrande. L'asilo compie settant'anni

Ad Arzergrande si festeggia domenica 24 con la messa, il pranzo comunitario, una mostra fotografica e un volumetto. Oggi la scuola accoglie 75 bambini. La storia di questo asilo è un tipico esempio di generosità, altruismo e dignità, fin dalla sua nascita.

Arzergrande. L'asilo compie settant'anni

Arzergrande festeggia i settant'anni della scuola dell'infanzia Sacra Famiglia. A inaugurare la nuova struttura, il 25 marzo 1949, fu l’allora vescovo di Padova, mons. Carlo Agostini, futuro patriarca di Venezia. Per ricordare quel giorno sono state programmate alcune iniziative religiose e culturali. Si inizia domenica 24 marzo con l’apertura in centro parrocchiale di una mostra fotografica (esposti anche molti documenti dell’epoca) e la messa alle 10, presieduta da don Lorenzo Celi, direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale dell'educazione e della scuola; alle 12.30 si tiene il pranzo comunitario e alle 16 intrattenimento per i più piccoli. Lunedì 25 alle 10, data dell'inaugurazione, messa in asilo.

Per festeggiare, inoltre, è stato realizzato un volumetto, che viene consegnato a tutte le famiglie, con la storia, e le storie, della scuola dell'infanzia: storie che coincidono con lo sviluppo e la crescita dell’intero paese. Nell'opuscolo c'è anche l'elenco di tutte le Piccole suore della Sacra Famiglia, che hanno "accompagnato" la scuola dell'infanzia di Arzergrande dal 1949 al 2010 (anno del ritiro delle religiose).

Quel giorno, il 25 marzo del 1949, era un venerdì d’inizio primavera, festa dell’Annunciazione del Signore. Il parroco era don Luigi Segala, arciprete ad Arzergrande dal 1922.

La storia di questo asilo è un tipico esempio di generosità, altruismo e dignità, fin dalla sua nascita. I lavori iniziarono nel 1943, in piena guerra. Il 5 luglio di quell'anno terminarono i primi interventi con lo sgombero e l’abbattimento della vecchia casa. Per risparmiare, i mattoni venivano costruiti in proprio, cotti nella fornace di Pontelongo e trasportati ad Arzergrande con dei carretti trainati dai muli. A causa della guerra il prefetto ordinò la sospensione dei lavori. Ma don Segala non era persona che si fermava alla prima difficoltà: chiese, e ottenne, che almeno fossero “gettate” le fondamenta. Con la fine del conflitto la costruzione dell’asilo riprese, anche se lentamente. C’era un capomastro, i manovali erano dei volontari, almeno nove per due giorni alla settimana. I lavori terminarono domenica 20 marzo e per l’occasione fu celebrata una messa di ringraziamento. In attesa della solenne inaugurazione del 25, giorno che fa ormai parte della storia di Arzergrande.

Oggi l’asilo si definisce “Scuola dell’Infanzia di ispirazione cristiana paritaria” ed è associata alla Fism, Federazione italiana delle scuole materne non statali di ispirazione cristiana. In questo anno scolastico 2018-19 accoglie 75 bambini seguiti da tre maestre e da una coordinatrice, una cuoca e una signora addetta alle pulizie. Vive delle rette delle famiglie, dei contributi statali e comunali, di aiuti di privati e delle (indispensabili) attività di volontariato. (Ferdinando Viola)

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