Azione Cattolica, Festa del Ciao a Cazzago, Maserà, Saccolongo e Creola. Ragazzi, che squadra

Festa del Ciao Nella parrocchia di Cazzago, nel vicariato di Maserà, a Saccolongo e Creola. Sul tema dell’anno, che invita ad “allenarsi” sull’accoglienza verso il prossimo, si stanno ritrovando ragazzi ed educatori, ma anche catechisti, per un momento di gioco e riflessione

Azione Cattolica, Festa del Ciao a Cazzago, Maserà, Saccolongo e Creola. Ragazzi, che squadra

Ragazzi ed educatori dell’Azione cattolica pronti a “fare squadra” per la festa del Ciao e a dare avvio ufficiale al nuovo anno associativo, sperimentando che l’accoglienza verso il prossimo la si vive ogni giorno in “squadre” diverse, dalla scuola allo sport, con gli amici o in famiglia. «Il tema di quest’anno è “Ragazzi, che squadra!” – spiega Leonardo Milan, responsabile dell’Acr della parrocchia di Cazzago – e noi abbiamo vissuto domenica scorsa la nostra festa del Ciao proprio in palestra! Come l’anno scorso abbiamo chiesto all’amministrazione comunale l’uso, perché il nostro centro parrocchiale non versa nelle migliori condizioni. Più di cinquanta i ragazzi partecipanti, dalla terza elementare alla terza media; dall’anno scorso, poi, vengono coinvolti anche una decina di giovanissimi come aiuto animatori, con l’obiettivo di responsabilizzarli. Accanto a una decina di educatori c’è sempre la presenza delle catechiste, perché cerchiamo di far incontrare i due percorsi: Acr e iniziazione cristiana. Siamo contenti dei numeri registrati: ci danno
speranza nel futuro, ci fanno guardare con fiducia ai prossimi rinnovi degli incarichi associativi. Speriamo di poter confidare nelle giovani leve per continuare questo percorso. La possibilità di poter fare e fare bene c’è». Nel vicariato di Maserà, invece, solitamente la festa del Ciao viene organizzata ai primi di dicembre: su dodici parrocchie solo sei hanno i gruppi Acr e organizzano la festa. Ogni parrocchia ha la sua specificità, ma sono Maserà e Casalserugo ad avere i numeri maggiori di frequenza con una ventina di educatori e altrettanti ragazzi per la prima, una trentina di ragazzi e altrettanti educatori invece per la seconda. «Ogni parrocchia sviluppa un proprio programma – dice Samuele Bettella, responsabile Acr del vicariato – dato che la festa ha, per com’è concepita, una connotazione parrocchiale. Di solito si svolge l’8 dicembre, dopo la messa, con la consegna delle tessere agli iscritti, il pranzo e le attività pomeridiane con momenti di gioco e di riflessione». Domenica 13 novembre, invece, le parrocchie di Saccolongo e Creola si sono unite, come ogni anno, per la loro festa del Ciao che è iniziata con una messa nelle rispettive chiese, la presentazione degli educatori e la consegna del mandato. Per il pranzo e le attività i due gruppi, un
centinaio di bambini e una trentina di educatori, si sono riuniti. «Al termine dei giochi – racconta Maddalena Celadin,
responsabile Acr di Saccolongo – abbiamo proposto un momento di riflessione sul tema dell’accoglienza; ogni gioco, nello specifico, ci ha dato modo di mettere in pratica un aspetto importante dell’accogliere l’altro: l’aiuto, l’ascolto, la fiducia. Poi abbiamo concluso con una castagnata insieme ai genitori. Per i ragazzi di terza media invece il percorso è stato un po’ diverso: sono stati insieme dal sabato sera, hanno dormito in patronato e si sono soffermati su pregi e difetti che ci caratterizzano, capendo che vanno accolti e accettati».

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)