Azione Cattolica. Fare Acr in tempo di Covid... si può

L’esperienza di Madonna Pellegrina, dove – d’accordo genitori, educatori, consiglio pastorale – ci provano

Azione Cattolica. Fare Acr in tempo di Covid... si può

Non hanno avuto dubbi a Madonna Pellegrina: l’Acr si fa in presenza. D’accordo pure le famiglie.

«L’esperienza del lockdown – racconta Pietro Calore, 25 anni, responsabile Acr per il vicariato di San Prosdocimo e animatore giovanissimi proprio a Madonna Pellegrina – ha reso chiaro a tutti il valore inaggirabile della presenza per la buona riuscita degli incontri, sia dal punto di vista educativo che delle relazioni umane. Ci abbiamo ragionato parecchio in presidenza parrocchiale di Azione cattolica e pure in consiglio pastorale, ma alla fine abbiamo deciso che dopo il primo lockdown era urgente creare occasioni d’incontro per bambini e ragazzi dell’Acr. Il nostro parroco, don Umberto Sordo, si è speso perché tutti fossero aggiornati sulle normative e perché ci fosse, come richiesto dalla situazione, una formazione adeguata a vivere ogni attività nella massima sicurezza».

E così, già da ottobre scorso, bambini e ragazzi di Madonna Pellegrina stanno vivendo le proposte dell’Acr in presenza. «E non abbiamo rinunciato neanche – continua Pietro, che è anche segretario del consiglio pastorale – a contattare dei nuovi educatori, non solo per i più piccoli. Per i giovanissimi, ad esempio, abbiamo anche raddoppiato l’offerta formativa. Certo, è stato un lavoro molto intenso ma tutti i soci dell’Ac parrocchiale hanno messo il massimo impegno per l’obiettivo comune di non interrompere le diverse proposte».

Certo, non facile – in un contesto “di contatto” come l’Acr – rispettare le norme anti contagio, ma... a Madonna Pellegrina hanno individuato modalità ad hoc. «Abbiamo pensato ad attività coinvolgenti, che tenessero alto l’interesse e che allo stesso tempo ci consentissero di tenere tra e con i ragazzi un adeguata distanza di sicurezza – racconta Luca Armellin, responsabile per i gruppi dei ragazzi delle elementari – Ovviamente sempre mascherina sul volto, rilevazione della temperatura e igienizzazione delle mani all’arrivo in gruppo. D’altra parte i ragazzi e le famiglie si sono sempre dimostrati eccezionalmente responsabili. In generale la difficoltà più grande è mantenere le distanze, trovandoci spesso a dover gestire 4-5 ragazzi per ciascun educatore». «Quando possibile stiamo all’aperto con le mascherine e distanziati. E se non è possibile ci ritroviamo nelle sale del patronato che abbiamo a disposizione e nelle quali riusciamo a mantenere le distanze di sicurezza – sottolinea Andrea Di Silvestre, responsabile dei gruppi delle medie – Dopo ogni incontro igienizziamo le stanze e i materiali usati».

E i ragazzi come stanno reagendo? «Hanno dimostrato – sottolinea Luca – grande attaccamento alla realtà e manifestato la necessità di trovarsi, di stare insieme nonostante le difficoltà. Penso sia questo il motivo per cui vengono tanto numerosi e tendono tutti a rispettare rigorosamente le norme senza particolari “richiami” da parte nostra». «Ad alcuni bambini e ragazzi – conclude Andrea – non pesa troppo la situazione, perché sono contenti di vedersi e stare insieme; altri invece non se la sentono di partecipare e noi li comprendiamo».

Educatori

«Non è un periodo facile sul fronte della relazione educativa – sottolinea Luca Armellin – ma è sicuramente un’opportunità per mettersi in discussione e trovare soluzioni originali e alternative». «Dobbiamo reinventarci, cercare sempre qualcosa di nuovo e di diverso anche sul fronte delle motivazione» spiega Luca Di Silvestre. Nelle foto, alcuni momenti dell’Acr in presenza a Madonna Pellegrina. Qui a sinistra, Pietro Calore durante la Festa degli incontri con line (maggio 2020).

Festa degli incontri on line a maggio scorso

«La prima fase della pandemia è stata un duro colpo per le parrocchie del vicariato di San Prosdocimo – spiega Pietro Calore – Noi dell’Acr, però, non ci siamo scoraggiati e a maggio 2020 siamo anche riusciti a inventarci una Festa degli incontri on line. Questo tempo, comunque, ha provocato la presidenza vicariale – eletta lo scorso anno – a puntare sulla formazione dei nuovi educatori».

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