Azione Cattolica. Linee programmatiche 2020-21. Servire e dare la vita: stile e motivazione

C’è il “servizio” al cuore delle piste per il nuovo anno associativo Con lo sguardo al cammino percorso (recuperando il documento assembleare) e al tempo della ripartenza. "Ci siamo dati due obiettivi per l’anno nuovo: riprendere e attualizzare il documento assembleare e curare la formazione degli oltre 600 responsabili che, a vari livelli, hanno a cuore l’associazione". "Vengono offerti anche alcuni spunti di riflessione per il “dopo pandemia” sui seguenti ambiti: famiglia e amicizia, scuola e lavoro, comunità e associazione"

Azione Cattolica. Linee programmatiche 2020-21. Servire e dare la vita: stile e motivazione

Per l’Ac di Padova è tempo di linee programmatiche, prima parte. Sì, perché da alcuni anni le “piste di lavoro” per il nuovo anno associativo vengono spezzate in due tranche: la prima viene condivisa con presidenti e responsabili parrocchiali e vicariali a metà luglio e contiene le idee di fondo, il passo evangelico di riferimento e gli obiettivi; una seconda, che indicativamente viene pubblicata a metà agosto, contiene indicazioni più dettagliate sui cammini dell’Acr e dei settori, le proposte del Msac, della Fuci e del Meic, quelle formative per gli educatori, il bilancio e segnalazioni di altre iniziative proposte dagli uffici pastorali della Diocesi.

“Servire e dare la propria vita” è il titolo – lo stesso per tutta Italia – scelto per l’anno associativo 2020- 21. «Nasce dal brano biblico di riferimento – spiega Francesco Simoni, riconfermato presidente diocesano prima dell’estate – L’evangelista Marco (10, 35-45) ci racconta cosa intende Gesù per “servire”: “Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. Questo ci pare ancor di più l’anno giusto, dopo l’emergenza vissuta, per raccogliere le sollecitazioni di Gesù. Tutti speriamo che le attività parrocchiali e associative possano riprendere: ci viene chiesto di riflettere sullo stile con cui siamo a servizio nella Chiesa e sulle motivazioni che ci spingono come associazione. Ancor più nel prossimo anno associativo: sarà il primo, intero, in cui i nuovi responsabili associativi – a tutti i livelli – si metteranno in gioco. I nostri non sono “posti apicali” in cui – come dice Gesù nel brano evangelico di riferimento – dominare e opprimere. Ci viene chiesto di stare “in basso” per metterci a servizio».

Le linee programmatiche 2020-21 tengono ben presente «che ci aspetta un tempo di ricostruzione e ripartenza – continua Simoni – Per questo abbiamo voluto mettere in mano ai responsabili associativi parrocchiali e vicariali qualcosa di stimolante, ma senza caricarli troppo. Rischiando che poi molto... resti sulla carta. Ci siamo dati due obiettivi per l’anno nuovo: prima di tutto riprendere e attualizzare il documento assembleare, che contiene tre parole chiave: impastare, spezzare, gustare. Invitiamo le presidenze, ma non solo, a recuperare le sollecitazioni del documento e ad accostarle agli obiettivi emersi durante l’assemblea parrocchiale, ripensando al significato che possono avere nei nuovi contesti di vita familiare, nell’esperienza lavorativa e nella partecipazione ecclesiale che l’epidemia e le sue conseguenze stanno determinando».

Il secondo obiettivo è curare in modo particolare la formazione dei nuovi responsabili. «Abbiamo insistito molto, negli ultimi anni, sulla formazione degli educatori e – quasi – abbiamo dato per scontato i responsabili parrocchiali e vicariali. Ci sono, nella nostra Diocesi, più di 600 persone che, a tutti i livelli, si prendono cura dell’associazione. Ogni socio ha verso ciascuno di loro un debito di riconoscenza: l’associazione deve prendersi cura dei propri responsabili. Pregando per loro, prima di tutto...».

Il terzo “ingrediente” delle linee programmatiche 2020-21 è... il Covid. «Non possiamo dimenticarlo... Ecco perché abbiamo voluto proporre tre riflessioni “per il dopo pandemia” su altrettanti fronti caldi: relazioni familiari e di amicizia, scuola e lavoro, Chiesa e associazione. In primis ci ha ragionato il consiglio diocesano – partendo dall’attualità – che poi ha affidato alcuni spunti/piste/tracce a degli amici perché li facessero “maturare” nella loro esperienza e ce li restituissero. Paola Gardellin e Francesco Roveron, incaricati diocesani Ufficio famiglia, ci hanno fatto dono di alcuni appunti su famiglia e amicizia; Chiara Cavaliere e Michele Bolognesi su scuola e lavoro; don Fabrizio de Toni, assistente nazionale settore Adulti di Ac, sull’ambito comunitario e associativo. Spunti per il dopo pandemia...».

Campo adulti e famiglie sulla Laudato si’

Si terrà a Camporovere, dal 10 al 16 agosto, il campo adulti e famiglia. Al centro della proposta – organizzata nel pieno rispetto delle norme anti Covid – c’è la Laudato si’ di papa Francesco. Informazioni e iscrizioni su acpadova.it

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)