Azione Cattolica. Linee programmatiche 2021-22. In cammino con gli occhi su Gesù

Linee programmatiche 2021-22. L’Ac di Padova, in piena estate, consegna alle presidenze parrocchiali e vicariali – come avviene da alcuni anni – le idee di fondo per cominciare a programmare l’anno associativo che si intreccia con il cammino del Sinodo diocesano. Tre le parole chiave – suggerite dal racconto che fa l’evangelista Luca della “visita” di Gesù alla sinagoga di Nazareth –per muoversi: sguardi, in cammino, anno di grazia

Azione Cattolica. Linee programmatiche 2021-22. In cammino con gli occhi su Gesù

«Gli occhi di tutti erano fissi su di lui». Siamo a Nazareth, ci racconta l’evangelista Luca, e Gesù si reca in sinagoga. Davanti a quelli che lo conoscevano e l’avevano visto crescere, legge il profeta Isaia e poi dice: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Le linee programmatiche dell’Azione cattolica, a Padova e in tutta Italia, muovono – nell’anno associativo 2021-22 – da questo brano di Luca. «È bello e provocatorio – sottolinea Francesco Simoni, presidente diocesano di Padova – Mi immagino sguardi fissi, perché un po’ increduli, perplessi. Gesù, in fondo, sta dicendo alle persone: oggi, qui, si sta compiendo ciò che vi ho letto. “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore”. Lo sguardo dei suoi compaesani deve provocarci: in che modo guardiamo ciò che succede nelle nostre comunità? Cosa è successo nell’ultimo anno e mezzo? Siamo in grado di riconoscere, perché li guardiamo, i germogli e i punti di rottura su cui ci sollecita il cammino del Sinodo diocesano? Tenere lo sguardo fisso su Gesù è interessante, ma provocatorio: Gesù non è “fisso”, si muove, supera il nostro modo di guardare, la nostra tendenza a volerci sedere, vivere con calma, riprendere l’ordinario... Questi tempi ci chiedono di andare oltre la nostra fissità...».

Sguardi, in cammino, un anno di grazia: queste tre parole, prese dal brano di riferimento (nella versione estesa), parlano dello stile con cui l’Ac di Padova vuole vivere questo anno. «Vogliamo essere capaci di leggere la realtà in cammino con la nostra Chiesa diocesana e con la “strada” del Sinodo. E poi, pensando a ciò che Gesù dice al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va... – anche noi dobbiamo “prendere il nostro lettuccio” e partire. Dobbiamo accettare che non sempre i cammini saranno spediti e facili... Sarà importante riconoscere, inoltre, che ogni anno è “di grazia” se sappiamo intravedere la bellezza dell’opera del Signore nella realtà».

Le linee programmatiche, pubblicate nella prima parte, hanno l’obiettivo di “avviare i pensieri” delle presidenze parrocchiali e vicariali sull’anno associativo alle porte e cominciare a programmare. Ma, più che dare dritte, la presidenza diocesana – con il contributo di una presidente parrocchiale, Elisa Carraro di Villanova di Camposampiero – ha suddiviso l’anno in diversi tempi e posto una serie di domande perché ogni presidenza possa interrogarsi e muoversi di conseguenza. «Consegniamo le idee fondamentali dell’anno, il brano evangelico di riferimento, il calendario e uno strumento semplice, pratico, immediato per programmare. A fine agosto, nella seconda parte delle linee programmatiche, presenteremo i cammini dell’anno per ragazzi, giovani e adulti».

Nel calendario associativo 2021-22 ci sono date interessanti, a partire dall’Acierrissimo – il 15 maggio – che doveva tenersi lo scorso. «È davvero atteso, ma non perché è un evento. Abbiamo sperimentato che è davvero un generatore di processi nelle parrocchie. Ragazzi, genitori, catechisti, educatori... si muovono, si intrecciano, si confrontano». Altra novità sono due appuntamenti legati ad ambiti in cui l’Ac intende spendersi con maggiore forza, costruendo alleanze: la giornata diocesana del creato (19 settembre) e il convegno unitario sul lavoro (19 marzo). «E poi, pur non essendo un anno di cammino assembleare, abbiamo previsto – il 6 febbraio – l’assemblea diocesana di tutti i soci. Vogliamo stare insieme e raccontarci, con modalità varie a seconda delle età e dei livelli (parrocchiale e diocesano), cosa stiamo vivendo e dove vogliamo andare».

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