Azione Cattolica. Tutte le coordinate per andare. Con Lui

Linee programmatiche. Nella seconda parte i settori e l’area formazione concretizzano il tema dell’anno: «Andate dunque»

Azione Cattolica. Tutte le coordinate per andare. Con Lui

Sullo sfondo ci sono il Vangelo di riferimento per l’anno associativo 2022-23 – «Andate dunque... Io sono con voi” (Mt 28, 16-20) – e i tre obiettivi generali che danno corpo all’invito di Gesù: farsi vicini alle persone, vivere in concreto fraternità e carità, stare accanto a giovani e giovanissimi. Poste queste basi... su cosa puntano quest’anno i settori – ragazzi, giovani e adulti – e l’area formazione dell’Ac di Padova? «Le linee programmatiche – spiegano Luca Scagnellato, responsabile per la formazione degli educatori, e i membri dell’equipe Formazione – ci invitano a riscoprire parole care all’Ac: incontro, accoglienza, prossimità, cura. In sinergia con gli altri settori, vogliamo portare l’attenzione su senso e significato dell’accompagnare. È un’azione tipica della figura educativa: significa mettersi accanto a una o più persone, senza imporsi ma condividendo un tratto di strada. L’associazione accompagna quanti educano in tanti modi: attraverso responsabili, assistenti e amici più esperti, con occasioni di confronto e di formazione, mediante schede e sussidi, con la preghiera. Anche una comunità accompagna le figure educative, interessandosi ai percorsi che vivono e che propongono. Il tema dell’anno, “Andate dunque”, ricorda a tutti noi – responsabili, educatori e accompagnatori degli adulti – che ogni accompagnamento, ogni azione educativa ha origine da un incontro e, prima ancora, da una scelta, da una volontà che ci spinge talora anche a fare il primo passo verso l’altro, ricercando, sempre con rispetto e con amore, il suo bene». “Sulla soglia”, titolo dei “Martedì degli adulti” in partenza il 4 ottobre nel centro parrocchiale di Vigodarzere, è anche «la linea programmatica del settore Adulti – spiegano Marco Zambon e Annamaria Rubin, vicepresidenti rappresentanti degli adulti – È il luogo che chiediamo di abitare, metaforicamente, ai cristiani adulti. Dalla soglia si può guardare fuori, ma è anche dove si accoglie. Lì si può ascoltare anche chi è “fuori dalla cerchia”. La soglia è il luogo ideale per poter essere noi porta che mette in relazione». La proposta formativa per i ragazzi punta sull’ordinarietà. «La bella esperienza dell’Acrissimo, che ha visto radunati davvero tanti ragazzi, e i campiscuola estivi, molto partecipati a livello parrocchiale e diocesano ci provocano a guardare all’ordinarietà, valorizzandola – sottolineano Chiara Gambin e Stefano Piccolo, responsabili Acr – È proprio lì che siamo chiamati a vivere, anche il percorso associativo».

Appuntamenti e novità da non perdere Il settore Adulti, oltre ai “Martedì” in programma a ottobre, richiama l’attenzione, non solo dei soci, su due domeniche di spiritualità per adulti e famiglie: il 20 novembre a Tramonte di Teolo e il 7 maggio, organizzata insieme al settore giovani. «Certo, manca un po’ di tempo – evidenziano Zambon e Rubin – ma vale la pena metterla in agenda». I responsabili Acr segnalano un “fronte” su cui stanno lavorando: l’avvicinamento, l’hanno chiamato così, alle guide nazionali. «Per sentirsi sempre più associazione, al di là delle dimensioni parrocchiale, vicariale e diocesana; ma soprattutto per avvicinarsi alla dimensione liturgica e sacramentale propria dell’iniziazione cristiana, che le guide nazionali contengono in modo evidente e forte. Questa “operazione” avrà una ricaduta sui ragazzi, attraverso i loro educatori». Da non perdere i “Giovedì dell’educatore”, incontri zonali unitari. Nella prima edizione – che si sviluppa tra 27 ottobre, 3 e 10 novembre – l’obiettivo è «riaccendere la passione per l’Acr – spiega Scagnellato – Questi incontri sono sì per gli educatori dei ragazzi, ma soprattutto per coloro che li seguono e li affiancano; sono anche per quanti, adulti e giovani, desiderano rilanciare o potenziare la proposta Acr in parrocchia. Più in generale invitiamo tutte le figure educative».

Cosa non può mancare nella formazione di ragazzi, adulti ed educatori?
Settore adulti: il farsi vicini alle persone. «Lo faremo anche noi responsabili diocesani, andando nelle parrocchie e nei vicariati». Formazione degli educatori: «Il riferimento a ciò che ispira il proprio cammino e il servizio: il Vangelo». Acr: «Il gioco di squadra e quei legami che nella comunità fanno rete, fanno tessuto».

Pubblicato il bilancio di sostenibilità

Anche quest’anno l’Azione cattolica di Padova ha pubblicato il Bilancio di sostenibilità 2022 (sui dati del 2021). «È uno strumento di discernimento – scrive il presidente, Francesco Simoni – per mettere a fuoco punti di forza e debolezza dell’esperienza associativa».

Settore giovani: quattro parole su cui puntare

Quattro le parole scelte per focalizzare gli aspetti principale sui cui concentrare le energie e le attenzioni di chi è chiamato ad accompagnare giovani e giovanissimi: uscita, preghiera, relazione e gruppo. Per ciascuna parola, nella seconda parte delle Linee programmatiche, sono evidenziati – oltre che alcune sottolineature per approfondire – le esperienze associative che “incarnano” la specifica parola. Per “uscita”, ad esempio, è richiamata la proposta “Dritti al punto” – incontri su tematiche sociopolitiche – è il Movimento studenti di Azione cattolica, che offre ai giovanissimi uno spazio per crescere nel proprio essere cristiano, studente e cittadino del mondo. Info: acpadova.it

«Io sono con voi»: otto voci raccontano la Sua presenza ogni giorno

Appuntamento, questa domenica, al PalAntenore dalle 8.30 alle 13

Otto voci per approfondire, pescando ciascuno dall’esperienza del proprio quotidiano, l’icona biblica che accompagna l’anno associativo 2022-23: «Io sono con voi» (Mt 28, 16-20). Il convegno educatori – che torna in presenza, dopo il difficile tempo della pandemia, e diventa unitario: educatori dei ragazzi, dei giovanissimi, dei giorni con adulti e adultissimi impegnati in Ac – si propone, con l’aiuto di queste otto voci, di «mettere a fuoco le parole del Vangelo per la vita di ciascuno di noi, di un gruppo e di una comunità, nella certezza che proprio questa presenza, fedele e costante, può riaccendere luce anche nei momenti più bui» spiegano gli organizzatori. Intervengono sul tema Silvia Palatron (pediatra e neonatologa, “Incontrare per la prima volta”), Sofia Cecchin (studentessa di ingegneria e segretaria del Msac-Movimento studenti di Azione cattolica) e Noemi Fracchin (professoressa di lettere e presidente vicariale di Montegalda, “Quanto tempo a scuola), Damiano e Barbara (Comunità Bethesda, “Il quotidiano è la vita”), Roberto De Vivo (professore di educazione fisica, “Allenarsi e stare bene”), don Mariano Dal Ponte (cappellano nella casa circondariale Due Palazzi, “Anche quando si cade”) e Ines Testoni (direttrice del master in Death studies & the end of life dell’Università di Padova, “Ma ha senso il sacrificio?”). All’appuntamento – che si conclude con la celebrazione della messa – è presente il vescovo Claudio, che guida la preghiera di apertura. È previsto un momento
di saluto e ringraziamento a don Stefano Manzardo, che lascia l’incarico di assistente unitario e passa il testimone a don Fabio Moscato. Per informazioni: acpadova.it

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