Bando attività estive. 126 le comunità che hanno ricevuto un sostegno per grest e campi. Un incoraggiamento per ripartire

Quasi il doppio dell’anno scorso. Sono 126 le comunità parrocchiali della Diocesi di Padova (103 in provincia di Padova e 23 in quelle di Belluno, Venezia, Vicenza e Treviso) che nei prossimi giorni riceveranno un sostegno per le attività estive come campiscuola, grest e altre esperienze per ragazzi dai 6 ai 17 anni.

Bando attività estive. 126 le comunità che hanno ricevuto un sostegno per grest e campi. Un incoraggiamento per ripartire

Come lo scorso anno il bando trae origine da uno stanziamento della Fondazione Cariparo per le province di Padova e Rovigo, pari a 140 mila euro per le parrocchie padovane e 60 mila per quelle rodigine. L’Ufficio amministrativo della Diocesi di Padova, attingendo ai fondi speciali della Cei per l’emergenza, ha deciso di estendere il contributo a tutte le parrocchie della Diocesi di Padova con un finanziamento ulteriore di 20 mila euro.

«Le attività che andiamo a sostenere – spiega Giorgio Pusceddu dell’ufficio di Pastorale dei giovani – sono soprattutto campiscuola e grest. Rispetto allo scorso anno, ci ha sorpreso in positivo vedere che ci sono tante realtà che si sono messo in gioco organizzando attività per i giovani, segno del forte desiderio di rilancio dopo un anno molto faticoso».

Le domande sono arrivate fino al 15 giugno, giorno della scadenza, nelle quali le parrocchie hanno indicato le modalità delle esperienze, quali attività formative fossero previste e quali fossero i supporti economici dell’iniziativa. «In media le parrocchie hanno ricevuto 1.270 euro ciascuna – continua Pusceddu – questa cifra vuole essere un incoraggiamento a chi si sta impegnando, specie di questi tempi, in attività che rischiano di non arrivare economicamente in pari, come i campiscuola. Abbiamo previsto infatti di sostenere i grest con almeno dieci giorni di durata e i campiscuola di almeno cinque giorni. Questo contributo non elimina le difficoltà patite durante il Covid, ma vuole sostenere le comunità nel loro desiderio di tornare a gustare il buono che possono esprimere».

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