Basilica del Santo. Gemello digitale per il San Giorgio

Basilica del Santo. Una “nuvola di punti” ricostruisce nel dettaglio l’oratorio, patrimonio Unesco, affrescato da Altichiero da Zevio

Basilica del Santo. Gemello digitale per il San Giorgio

L’oratorio di San Giorgio, patrimonio Unesco che si affaccia su piazza del Santo, ha ora un gemello digitale grazie a un progetto promosso dalla Veneranda Arca di Sant’Antonio e realizzato e sponsorizzato da Geolander.it. L’oratorio è stato infatti totalmente ricostruito grazie a una “nuvola” di punti georeferenziati che rappresentano l’edificio storico in ogni suo elemento. Una realizzazione che non è solo una curiosità ma che ha lo scopo di essere un prezioso strumento per la conservazione e per studio dell’edificio e degli affreschi di Altichiero da Zevio, inseriti all’interno di Padova Urbs Picta. Il gemello dell’oratorio sarà presto messo a disposizione on line, ma per rendersi conto del lavoro è già possibile visionare un breve filmato sul canale Youtube di Geolander.it. La particolarità del progetto è che il risultato non offre soltanto immagini ad altissima risoluzione ma dati, vere nuvole formate da 300 milioni di punti che mappano ogni centimetro quadrato dell’oratorio, permettendo indagini di tipo scientifico. È ad esempio possibile avvicinarsi in modalità virtuale a un livello finora impensabile. Geolander.it, il brand dell’azienda veneta Gemmlab, non è nuova a queste imprese essendo impegnata dal 2007 nel campo della digital geography. «Il lavoro compiuto ha permesso la realizzazione di uno straordinario risultato, che sarebbe auspicabile poter replicare per tutti i cicli ora patrimonio Unesco – ha sottolineato Emanuele Tessari, presidente capo della Veneranda Arca di Sant’Antonio – perché il cosiddetto digital twin mette a disposizione di esperti, studiosi e ricercatori i dati georeferenziati del bene, e sarà anche un importante strumento per la sua promozione e valorizzazione». Per essere e rimanere nella World heritage list, l’Unesco raccomanda di provvedere alla valorizzazione e conservazione del bene: il gemello digitale soddisfa pienamente questa richiesta. Infatti esso è stato realizzato utilizzando metodologie e tecnologie d’avanguardia ad alta precisione proprie del geomapping 3D. Attraverso l’uso combinato di tecnologie della fotogrammetria digitale ad alta definizione e della rilevazione laser scanner, sono state ricavate le cosiddette “nuvole di punti”, con la restituzione di un modello digitale che riproduce fedelmente tutte le informazioni dell’oratorio e consente di accedere a ogni singolo dettaglio navigando al suo interno. Nella sua forma digitale, l’oratorio digitale diventa infatti, una costruzione che è possibile “smontare” e “riassemblare”, mantenendone allo stesso tempo immutata l’identità. Questo consente di valutarne  ad esempio la concezione originaria, le modificazioni storiche e, in prospettiva, eventuali rischi causati dagli agenti atmosferici e dallo scorrere del tempo. I dati possono essere utilizzati per tempestivi interventi di manutenzione e restauro. Dal punto di vista della promozione, il gemello digitale potrà essere sfruttato come strumento in grado di trasmettere la qualità esperienziale della visita reale, senza voler sostituirsi ad essa, permettendo di cogliere a distanza ravvicinata particolari altrimenti non ravvisabili e aspetti unici quali l’organizzazione e la sapienza degli spazi dipinti, il mondo multietnico rappresentato dal pittore, la moda e i costumi dei personaggi, l’iconografia delle loro storie.

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