Busiago, 4 giugno. In ricordo di padre Campello

Il minore conventuale viene ricordato, domenica 4 giugno, con una messa alle 10 nella parrocchiale. Ancora “vive” la sua gentilezza e disponibilità all’ascolto

Busiago, 4 giugno. In ricordo di padre Campello

Domenica 4 giugno la comunità di Busiago di Campo San Martino commemora padre Fulgenzio Campello (1913-1998).
A questo religioso, frate francescano conventuale attivo a lungo nella basilica di Sant’Antonio a Padova, è dedicata la messa delle 10 nella chiesa parrocchiale, accompagnata dal locale coro San Bernardino. È un’occasione per ricordarne l’opera di confessore e taumaturgo, in concomitanza del 110° anniversario dalla nascita e dei 25 anni dalla morte. «Era originario di questa frazione, qui vivono ancora alcuni suoi parenti – spiega Bruno Trento, membro del comitato di commemorazione, da sempre residente in paese nonché ex sindaco di Campo San Martino – Pur ricoprendo ruoli di primo piano al Santo, non ha mai rescisso il suo legame con noi. Veniva spesso qui a celebrare messe nel periodo estivo, nell’oratorio in località Busiago Vecchio». Proprio a lato dell’oratorio è stata realizzata nel 2018 una sua
statua quasi a grandezza naturale, opera dello scultore Romeo Sandrin. «In questa stessa chiesetta lo commemoravamo gli anni scorsi, nella ricorrenza del giorno Busiago, 4 giugno della nascita. Visto che stavolta cade di domenica, lo facciamo direttamente nella parrocchiale» continua Trento. È presente padre Gianmarco Arrigoni che lo conobbe in vita, attualmente parroco a Como, che concelebra assieme a don Claudio Michelotto, parroco dell’unità pastorale di Campo San Martino (di cui Busiago fa parte con Marsango). Nato Tommaso Caterino, ultimo di dieci fratelli, ha 11 anni quando entra nel seminario di Camposampiero. Il suo lungo percorso religioso è scandito da alcune tappe fondamentali: nel 1934, quando fa professione solenne a Brescia, per poi continuare gli studi teologici ad Assisi dove viene ordinato sacerdote nel 1937. Dopo un periodo a Trieste, nel 1942 approda a Padova, in basilica del Santo, nei difficili anni della Seconda Guerra Mondiale. Due anni dopo sostituirà nelle visite ai carcerati il servo di Dio padre Placido Cortese, in seguito alla sua tragica morte. Finito il conflitto, padre Fulgenzio presta assistenza a tante altre persone: è una presenza costante, seppure molto discreta. Dal 1952 torna ad assistere i carcerati come cappellano nel carcere padovano. Dopo una parentesi a Camposampiero (1960-65), torna un’altra volta al Santo per restare fino alla fine dei suoi giorni (1998). Le sue benedizioni speciali e la sua gentilezza e disponibilità all’ascolto resteranno impresse nella memoria di molti fedeli, come riportato nella pubblicazione a lui dedicata dai confratelli Antonio e Luciano Bertazzo.

Premio della bontà, sabato 10 al Santo

Sabato 10 giugno, dalle ore 20.45 sul sagrato della basilica di Sant’Antonio a Padova, si terrà la cerimonia di consegna del Premio della bontà 2023. L’Arciconfraternita di sant’Antonio lo assegnerà a Marzio Salvi, vigile del Fuoco in forza al distaccamento 115 di Cesena. Verranno premiati anche i vincitori del 48° Concorso nazionale della bontà Sant’Antonio di Padova rivolto alle scuole di ogni ordine e grado. Gli elaborati giunti – per le sezioni narrativa e poesia, disegno, multimediale – hanno sviluppato il tema “La gentilezza conquista il mondo e sorprende il prossimo”.
Info: arciconfraternitadelsanto.com

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