Caltrano. Festa della comunità: edizione numero uno

Caltrano. Dal 1° al 3 giugno tutti insieme grazie all'impegno del nuovo consiglio pastorale. Atteso lo spettacolo su Madre Teresa dei ragazzi di seconda e terza elementare

Caltrano. Festa della comunità: edizione numero uno

Caltrano si prepara a tre giorni di festa comunitaria, fra sport, teatro e liturgia. «Alla sua prima edizione, la festa di Caltrano è anche il primo frutto del rinnovato consiglio pastorale che si è proposto fin da subito l'obiettivo di favorire l'amalgama di tutti i gruppi parrocchiali — commenta il parroco, don Lauderio Dal Bianco — L'abbiamo immaginato come un momento di gratuità e ringraziamento, anche attraverso il pranzo sociale, per dare un piccolo riconoscimento a tutti quelli che durante l'anno lavorano per la comunità».

E a Caltrano hanno lavorato sodo in tanti, nelle ultime settimane, a cominciare da quanti — genitori e ragazzi — si son messi di buzzo buono a realizzare il nuovo campetto da pallavolo parrocchiale. Si comincia proprio dallo sport, venerdì 1° giugno alle 16, con i tornei di calcetto e pallavolo per i ragazzi delle medie e delle superiori a cui seguirà una cena in compagnia e il torneo serale degli adulti. Sabato 2 giugno si replica dalle 15.30 con i bambini delle elementari, cena con l'immancabile panino, e poi ancora torneo degli adulti.

Il clou si raggiunge domenica 3, quando dopo la messa e il pranzo comunitario tocca ai ragazzini di seconda e terza elementare animare il pomeriggio con lo spettacolo Madre Teresa, matita nelle mani di Dio. «L'anno scorso abbiamo proposto uno spettacolo su san Francesco, e abbiamo capito che il teatro era l'esperienza più bella che i nostri ragazzi potessero fare — spiega Letizia dal Santo, che con una piccola pattuglia di adulti e ragazze di prima superiore ha raccolto l'idea del parroco di sviluppare uno spettacolo sul tema della pace — quest'anno abbiamo pensato a Madre Teresa perché è un po' il mito di tutti noi e perché è un buon esempio da portare, un buon seme di crescita».

Hanno lavorato cinque mesi per prepararsi allo spettacolo, i venti giovani attori. Una preparazione che non ha compreso solo la recitazione e la composizione dei testi, ma anche lo studio della figura della santa. Un grande impegno per i ragazzi e per chi li ha accompagnati in questo percorso, in linea con il motto parrocchiale "insieme per costruire".

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